L’educazione finanziaria gioca un ruolo fondamentale nelle scelte d’investimento degli italiani, un ambito che vede ancora ampi margini di crescita, in particolare riguardo al crowdfunding.
Nonostante oltre la metà degli italiani (54%) opti per investimenti, prevalentemente seguendo il consiglio della propria banca o di un consulente in prodotti a basso rischio (51%), una buona frazione si avventura in strategie più diversificate (46%). Tuttavia, solo una piccola percentuale (6%) ha sperimentato il crowdfunding, un’opzione che, nonostante sia conosciuta dal 44% degli intervistati, fatica a decollare effettivamente.
L’attenzione crescente verso il crowdfunding
Il crowdfunding, pur essendo un metodo di finanziamento dal basso conosciuto, si trova di fronte ad una percezione di rischiosità e scarsa affidabilità. I dati dimostrano infatti che il 18% lo considera rischioso e il 16% poco affidabile, a dispetto del potenziale che questo strumento può offrire in termini di diversificazione dei progetti e delle ricompense legate all’investimento.
La necessità di una migliore educazione finanziaria
Nonostante l’Italia abbia regolamentato per prima il crowdfunding in Europa nel 2013, persiste una certa reticenza verso questo strumento innovativo. La scarsa educazione finanziaria è evidenziata dalla riduzione della percentuale di persone che si dicono informate su concetti chiave come la diversificazione del rischio e la relazione tra rischio e rendimento.
È dunque evidente l’esigenza di promuovere una maggiore conoscenza finanziaria, soprattutto considerando che più del 90% degli italiani vorrebbe vedere l’inclusione di nozioni finanziarie nei programmi scolastici e nei luoghi di lavoro.
Il ruolo di Opstart nel panorama del crowdfunding
Opstart emerge come un attore chiave nel promuovere l’educazione finanziaria e nel rendere il crowdfunding un percorso d’investimento più comprensibile e accessibile. Con oltre 600 imprese finanziate e 175 milioni di euro raccolti, evidenzia come il crowdfunding possa essere un valido strumento di investimento, arricchendo l’economia reale.
“Nonostante sia spesso percepito come poco regolamentato e quindi rischioso, il crowdfunding in realtà può rappresentare un’opportunità di investimento redditizia, disciplinata da norme a cui si devono attenere tutte le piattaforme europee per poter operare, come il recente Regolamento Europeo 2020/1503″ ha dichiarato Giovanpaolo Arioldi, CEO di Opstart.
“Piattaforme come Opstart sono vigilate da Consob e Banca d’Italia, che garantiscono una supervisione rigorosa con misure di trasparenza e sicurezza. Il nostro obiettivo è intensificare l’educazione finanziaria, affinché gli investitori siano pienamente consapevoli delle migliori strategie per gestire i propri risparmi” conclude Giovanpaolo Arioldi, sottolineando la trasparenza della piattaforma.
Profilo degli investitori italiani
Dall’Indagine Crowdfunding 2024 di Opstart, basata su dati raccolti dalla propria community di investitori e su un sondaggio realizzato con BVA DOXA su un campione rappresentativo della popolazione italiana, emergono informazioni dettagliate sull’investitore tipo nel campo del crowdfunding.
La demografia degli investitori in crowdfunding riflette una predominanza di uomini (85%), con una solida formazione accademica, considerando che oltre la metà (54,9%) ha conseguito una laurea. La distribuzione geografica mostra una concentrazione maggiore al Nord Italia (47%), con fasce d’età prevalentemente comprese tra i 30 e i 50 anni (48%) e gli over 50 (41%). Nonostante il 62,7% degli investitori non possa vantare conoscenze specifiche in ambito finanziario, emerge un ottimismo significativo (77,9%) riguardo al miglioramento delle proprie condizioni economiche, con molti che hanno effettuato fino a 10 investimenti negli ultimi due anni, intervenendo con somme comprese tra i 10.000 e i 50.000 euro.
Settori prediletti e distribuzione geografica
L’interesse degli investitori tende a orientarsi verso settori all’avanguardia e sostenibili, con una particolare predilezione per la Green Economy, sostenuta dal 51% degli investitori. La preferenza per aziende e progetti che promuovono la sostenibilità è evidente, dato l’alto valore attribuito (89,2%) al supporto di realtà imprenditoriali green. Altri settori di rilievo includono il Real Estate, il Fintech, il Big Data, seguendo tendenze di mercato che pongono l’accento su tecnologia e innovazione.
Analizzando la distribuzione degli investimenti, il Nord Italia si conferma come il fulcro principale, con la Lombardia che guida la classifica delle regioni più attive. Milano emerge come centro nevralgico, riconosciuta non solo come hub finanziario ma anche per il suo interesse verso settori di frontiera come fintech e green economy. La presenza significativa degli investimenti si espande anche in Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto, riflettendo una mappa del crowdfunding che segue le linee delle economie regionali.
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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2024 16:56