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Settore della ristorazione in Italia: le principali statistiche presentate da FIPE 

Cuochi chef ristorante

Il settore della ristorazione rientra a pieno titolo tra i capisaldi dell’economia italiana, e a confermarlo è stato il Rapporto sulla Ristorazione 2024 curato da FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Questo studio viene pubblicato annualmente ed è sempre molto atteso, non solo dagli “addetti ai lavori” e le statistiche emerse da quest’ultima edizione sono risultate essere assai interessanti; non esitiamo, dunque, e iniziamo a scoprirle, partendo dal numero di imprese attive.

Ben 331.888 aziende attive nel 2023

La quantità di imprese italiane che si colloca, appunto, nel settore della ristorazione è davvero imponente: secondo FIPE infatti nelle più recenti rilevazioni, ovvero quelle che fanno riferimento al 2023, risultavano attive nel nostro Paese 331.888 aziende suddivise tra ristoranti, bar, stabilimenti balneari ed alte tipologie ancora.

Dinanzi ad una cifra così imponente si può ben comprendere a che punto il settore della ristorazione riesca ad essere trainante per l’economia italiana, anche in considerazione della cospicua quantità di posti di lavoro che riesce a creare.

Oltre un milione i lavoratori impiegati

Il Rapporto sulla Ristorazione 2024 evidenzia come nel 2023 il settore della ristorazione sia riuscito ad impiegare oltre un milione di lavoratori, precisamente 1.070.839; di questi, 625.473 sono stati impiegati nei ristoranti, 272.266 nei bar, 77.019 nelle aziende che si occupano di fornitura di pasti preparati, 69.917 in mense e attività di catering, 21.865 negli stabilimenti balneari e 4.300 nelle discoteche.

Si tratta di cifre davvero notevoli, soprattutto laddove le si confronti con quelle di altri settori, ed è interessante sottolineare che, come evidenziato nello studio di FIPE, nel corso degli ultimi anni nel mondo della ristorazione si è riscontrato un incremento del peso del lavoro dipendente rispetto a quello indipendente, e anche questo può essere considerato indice del fatto che le aziende stiano divenendo sempre più grandi in termini di addetti impiegati e che la quantità di posti di lavoro offerta dal settore sta crescendo.

Cameriere bar ristorante

Un indotto ampio e di assoluto rilievo

L’importanza economica del settore della ristorazione, ovviamente, non si ferma agli utili maturati dagli imprenditori del settore e ai lavoratori impiegati come dipendenti, ma bisogna considerare anche tutto l’indotto, che è assolutamente vasto.

Possono considerarsi imprese dell’indotto quelle che si occupano della vendita di attrezzature professionali, peraltro ormai molto evolute anche a livello di commercio elettronico, si pensi ad esempio ad AllForFood, noto e-commerce di attrezzature da ristorante, quelle che vendono arredi a carattere generalista, utili per l’arredo delle sale e di eventuali spazi outdoor, le società specializzate in servizi di delivery, letteralmente “esplosi” negli ultimi tempi, e via discorrendo.

Anche per questi motivi, dunque, la rilevanza di questo settore è fuori discussione.

La Lombardia è la regione con più imprese attive

Tornando ad analizzare le cifre relative alle aziende attive sul territorio nazionale, è interessante scoprire quali sono le regioni che ne contano di più.

In termini assoluti, la regione con la maggiore quantità di aziende di ristorazione è risultata essere la Lombardia, con 20.984, seguono la Campania con 14.255 e il Lazio con 13.062.

Le forme giuridiche più ricorrenti

FIPE ha fatto il punto anche sulle forme giuridiche delle imprese del settore, riscontrando una forte prevalenza di imprese individuali, le quali rappresentano il 52,9% del totale, seguite da società di persone, con una percentuale del 26,8%, società di capitali con il 19%, mentre il restante 1,9% rientra nella categoria “altre forme”.

Alto turn over imprenditoriale, nel 2023 più cessazioni che iscrizioni

La “fotografia” del settore effettuata da FIPE evidenzia infine anche un elevato turn over imprenditoriale, ovvero una quantità significativa sia di iscrizioni, dunque di imprese avviate, che di cessazioni di attività.

Nel 2023, il bilancio tra nuove aziende ed aziende che hanno chiuso i battenti è risultato essere negativo: a fronte di 10.319 nuove realtà, infatti, 28.012 hanno concluso la loro attività, di conseguenza nell’anno in questione il numero di imprese del settore è complessivamente diminuito di 17.693 unità.

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2024 12:27

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