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Eleonora Riso, la vincitrice di MasterChef, ora fa cucina solidale per i circoli Arci

Primo piano delle mani di uno chef che prepara un delizioso dolce

Si chiama Sapori in Circolo il format ideato dalla vincitrice della tredicesima edizione del programma: un modo diverso di essere chef.

Continua ad essere una persona fuori dal comune Eleonora Riso, la vincitrice della tredicesima edizione di MasterChef Italia. Una delle cuoche amatoriali più amate e talentuose del talent di Sky si è rimessa in gioco e ora cucina per i circoli Arci. Il suo format si chiama Sapori in Circolo e ha l’obiettivo di trasformare il cibo in un’esperienza sociale e culturale.

Cosa fa oggi Eleonora Riso nei circoli Arci

La cuoca livornese, tornata nella sua Firenze, sta portando Sapori in Circolo in giro per la Toscana per rilanciare spazi di aggregazione come la Casa del Popolo SMS Peretola e il circolo Dino Manetti di Campi Bisenzio. L’idea è nata tra amici, tra i quali il collega Niccolò Califano, reduce di MasterChef Italia laureato in medicina e oggi autore teatrale.

La banda di chef porta nei circoli Arci della provincia di Firenze serate a base di buon cibo e cultura, con uno sguardo rivolto fuori dalla regione per gli appuntamenti dei prossimi mesi. La risposta dei circoli, infatti, è stata così positiva che Riso ha ricevuto chiamate da tutta Italia. Segno che il connubio funziona.

Piatti africani vegetariani colorati e speziati
La cucina dal mondo passa per i “Sapori in Circolo”

I circoli Arci rappresentano da sempre spazi aperti per consolidare i legami tra persone, unire al di là delle provenienze e valorizzare le differenze. “Mi sono sempre piaciuti come ambiente e filosofia – racconta Eleonora in un’intervista a QN –. Tutto quello che è comunità e socialità popolare, si è un po’ persa negli ultimi anni e quindi sono stata lieta di fare qualcosa per tornare a dare a questi luoghi la loro funzione originaria, che poi è fare comunità, fare socialità, dalla città al paese più piccolo”.

Gli appuntamenti si articolano in tre fasi distinte. Si comincia il pomeriggio con una masterclass, in cui tre cuochi si mettono all’opera in una cucina unica insegnando ai presenti ricette, trucchi e segreti del mestiere. Le allieve e gli allievi vengono divisi in tre brigate che si occuperanno di preparare l’aperitivo per la serata.

Finita la masterclass si comincia a servire un aperitivo di cucina tradizionale straniera. La scelta non è casuale: è un modo per far conoscere alle persone (in media un centinaio a serata) piatti tipici lontani dai nostri sapori e per fare un viaggio in parti lontane del mondo, dall’Africa al Medio Oriente e al Sud America.

La vincitrice di MasterChef e la cucina multietnica

La terza e ultima parte della serata è un’iniziativa culturale curata da Arci Firenze, collegata al tipo di cucina proposta. Anche in questo caso si spazia in settori diversi. Nel caso del Sud America, si passa dalla letteratura cilena e la musica argentina fino al cinema, come accaduto con la proiezione del documentario Falsos positivos di Simone Bruno e Dado Carillo sullo scandalo dei falsi positivi in Colombia.

L’ambiente è sempre colorato, vivace e inclusivo, così come lo è il progetto sociale che vi sta alla base: l’aggregazione e la conoscenza dell’altro passano proprio dalla cucina del mondo. Altro che fine dining. “La cucina internazionale – sottolinea Eleonora Riso – è un bellissimo modo per far conoscere altre culture non solo gastronomiche, un modo autentico per fare comunità”.

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ultimo aggiornamento: 18 Marzo 2025 15:21

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