L’età giovanile è indubbiamente la più “fertile” per la persona, nel senso che è quella in cui ne viene definita in maniera importante l’identità.
Una delle esperienze più stimolanti che è possibile effettuare in questa fase così cruciale e al contempo delicata della vita è quella che vede al centro i cosiddetti scambi culturali: dei programmi formativi che prevedono uno svolgimento all’estero, dando modo non solo di apprendere la lingua del territorio, ma di conoscerne usi, cultura e tradizioni.
In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sul valore aggiunto che presenta uno scambio culturale, analizzando in cosa consiste e quali sono le opportunità a cui permette di accedere.
Cosa sono gli scambi culturali e da che età sono indicati
Come abbiamo accennato poc’anzi, uno scambio culturale non è altro che un percorso di formazione il cui svolgimento avviene al di fuori delle sedi scolastiche italiane, a fronte di un tempo che può essere più o meno lungo: si va generalmente da un semestre fino a un anno accademico.
Rientrano nella categoria anche le cosiddette vacanze studio, le quali presentano una durata di minimo due settimane: un numero di giorni inferiore sarebbe infatti insufficiente per prendere confidenza con la lingua e la cultura di un Paese diverso dal proprio.
A quale età è possibile contemplare uno scambio culturale? Indicativamente questo tipo di soluzione interessa gli studenti delle scuole superiori – già dagli 8-14 anni, indicativamente – e quelli che frequentano l’università. L’obiettivo principale è l’acquisizione di una buona padronanza linguistica ma non è l’unico. Parliamo infatti di un’esperienza di crescita a 360°, foriera di per sé di una condizione quale l’apertura mentale e alla vita, in quanto lo studente ha modo di cambiare ambiente, sviluppare nuove amicizie e capacità di tipo relazionale che torneranno utili sia per la gratificazione in ambito privato che lavorativo.
Gli Stati più richiesti per il soggiorno sono in genere quelli in cui si parla inglese (Regno Unito, Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda e via dicendo) oppure tedesco, spagnolo e, in misura minore, francese. Per chi volesse cimentarsi sia con l’inglese che con il francese una scelta interessante può essere il Canada.
Il plus di uno scambio culturale in giovane età
I vantaggi che permette di conseguire uno scambio culturale sono molteplici, rivelandosi un trampolino di lancio per l’acquisizione di competenze a tutto tondo.
La persona, infatti, ha modo di mettersi alla prova e acquisire fiducia di sé in una fase della vita in cui spesso questo manca: è infatti tipico dell’età giovanile avere una scarsa confidenza con le proprie qualità, complice il fatto che da un lato si vive una condizione di costante divenire, dall’altro si ha ancora troppo poca esperienza. Uno scambio culturale permette di trovarsi fuori dalla propria zona di comfort e trarre forza da risorse interiori inaspettate.
Pertanto, le competenze linguistiche sono spesso richieste nel mondo del lavoro e aprono porte difficilmente conseguibili altrimenti. Infine, un’esperienza all’estero consente allo studente di conoscersi e, di conseguenza, capire da che lato indirizzare la propria curiosità, offrendo spunti che risulteranno cruciali per il resto dell’esistenza.