Giuliano Amato, visto come probabile successore di Sergio Mattarella, ha avuto una carriera di tutto rispetto. Scopriamo qualcosa in più su di lui.
Eletto due volte presidente del Consiglio, Giuliano Amato potrebbe succedere a Sergio Mattarella come presidente della Repubblica italiana nel 2022. Non solo politica, nella sua carriera c’è anche la docenza universitaria e la pubblicazione di diversi titoli in materia di economica, diritto e istituzioni pubbliche. Scopriamo la sua biografia e cosa ha fatto nella sua vita.
Chi è Giuliano Amato: la biografia
Classe 1938, Giuliano Amato nasce il 13 maggio a Torino. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita nel 1960 presso l’attuale Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa, intraprende la carriera accademica. Nel 1963 consegue il Master in Diritto Costituzionale comparato alla Columbia University di New York, mentre l’anno seguente la libera docenza in Diritto Costituzionale a Roma. Dal 1970 al 1975 insegna negli atenei di Modena, Reggio Emilia, Perugia e Firenze, per poi diventare professore ordinario di Diritto Costituzionale comparato presso la Facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza, dove rimane fino al 1997.
Non solo la carriera accademica, di pari passo Giuliano Amato porta avanti anche il mestiere di politico. Nel 1956 si avvicina al Partito Socialista Italiano, ma è eletto come deputato per la prima volta solo nel 1983, anno in cui assume anche il ruolo di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Craxi. Dal 1987 al 1989 è Ministro del Tesoro, mentre nel 1992 è incaricato dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro di formare il suo primo Governo come Presidente del Consiglio. Nel 2000, dopo le dimissioni di Massimo D’Alema, è nuovamente nominato a capo del Governo.
Oltre che in ambito accademico e politico, Giuliano Amato ha ricoperto altre cariche importanti, come: Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani (2009), maggior consulente in Italia per la Deutsche Bank (2010), giudice costituzionale (2013), Vicepresidente della Corte Costituzionale (2020) e Presidente del comitato scientifico del Cortile dei Gentili (dal 2016/attualmente in carica).
Quanto guadagna Giuliano Amato?
Considerando la sua lunga carriera in politica, i guadagni di Giuliano Amato sono finiti spesso sotto la lente d’ingrandimento. Il giornalista Gianni Dragoni, nel 2015, sosteneva che, quando è stato nominato giudice della Corte Costituzionale da Giorgio Napolitano, “percepiva 31.000 euro lordi al mese: 22.000 come pensione per i vari incarichi svolti nella sua carriera e 9.000 di vitalizio come ex parlamentare“. Il vitalizio, però, veniva devoluto in beneficenza. In seguito, con il cambio di carica, il suo guadagno è stato ridotto a poco più di 12.600 euro netti al mese. Dopo queste dichiarazioni, Giuliano è intervenuto su La7 e ha dichiarato di percepire una pensione mensile di 11.000 euro. Per quel che riguarda la dichiarazione dei redditi, stando a quanto scritto da La Repubblica, nel 2000 Amato dichiarava un “reddito imponibile pari a 607,5 milioni delle vecchie lire“, mentre nel 2005, a detta de Il Giornale, denunciava “oltre 420.000 euro, per un pagamento di imposte pari a circa 172.000 euro“.
Giuliano Amato: la vita privata
Giuliano Amato è sposato con Diana Vincenzi, docente ordinario di diritto di famiglia all’Università La Sapienza di Roma. Insieme dal 1952, dalla loro unione sono nati due figli: Elisa, di professione avvocato, e Lorenzo, attore e regista teatrale. La figlia femmina ha reso l’ex presidente del Consiglio e la consorte nonni per ben cinque volte. La coppia vive a Orbetello, in provincia di Grosseto.
3 curiosità su Giuliano Amato
–Giuliano Amato è stato soprannominato Dottor Sottile, appellativo dato in epoca medievale a Giovanni Duns Scoto, filosofo e maestro.
-Durante la prima esperienza come Presidente del Consiglio, Amato si è reso promotore di una delle decisioni più dibattute della storia della Repubblica italiana: nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1992 decise di effettuare un prelievo forzoso del 6 per mille su tutti i depositi bancari. Si scatenò un grande caos, con il sistema bancario nostrano che andò in tilt.
-Nel 2012 ha condotto due trasmissioni per il terzo canale della televisione di Stato: Lezioni dalla crisi e Se una farfalla batte le ali.