(Adnkronos) – "La Germania è da tre anni in recessione, e l’Italia ha da tempo una produzione industriale in calo in settori strategici. Questa emergenza se ne porta dietro altre: quella occupazionale, quella sociale, quella demografica. Il Parlamento che uscirà dalle urne avrà soprattutto il compito di rilanciare l’economia tedesca, la sua competitività, con strategie a lungo termine e quanto più possibile coordinate con quelle italiana, perché in diversi settori le nostre catene del valore sono fortemente integrate. Il nuovo governo dovrà porsi il tema del rilancio dell’industria europea, agendo su tre livelli: riduzione dei costi dell’energia, mobilitazione investimenti, stimolo all’innovazione e allo sviluppo delle competenze necessarie nei settori cruciali per i prossimi anni, dall’Ia alla transizione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Monica Poggio, presidente di Ahk Italien, la Camera di commercio Italo-germanica, sulle richieste e le aspettative delle aziende associate in vista delle elezioni politiche in Germania del prossimo 23 febbraio. Secondo Poggio "in Italia come in Germania" alle imprese "serve un abbattimento della burocrazia e un quadro normativo chiaro. Ma non basta: oggi l’Ue sta perdendo competitività in quei settori che più saranno determinanti nei prossimi decenni e su cui si basano equilibri economici e politici. Penso allo spazio, alla difesa, all’intelligenza artificiale. Per non rimanere indietro serve mobilitare investimenti, come ci ha ricordato Draghi, creare un mercato sempre più interconnesso per facilitare la nascita di conglomerati europei, come ci ricorda Letta, e sviluppare innovazione e ricerca". "Abbiamo parlato molto di crisi dell’automotive, nel corso dell’anno passato, ma non possiamo non vedere anche le sfide che stiamo perdendo su altri settori semplicemente perché, allo stato attuale, abbiamo deciso di non partecipare", sottolinea. E per la presidente della Camera di commercio Italo-Germanica per cementare ancora di più il rapporto Italia-Germania "serve che i due Paesi si coordinino in maniera più stretta sulle loro politiche industriali, anche a livello europeo. Siamo i motori manifatturieri d’Europa, e possiamo svolgere un ruolo nel rilancio della sua produttività e competitività. Bisogna dare concretezza al piano d’azione firmato nel 2023, e nel brevissimo termine serve intervenire sui costi dell’energia e sull’attrazione degli investimenti", aggiunge ancora. "Di questo, tra l’altro -continua Poggio- parleremo il 26 febbraio al convegno 'Industria e competitività: Quali scenari dopo le elezioni tedesche?', che si terrà al Senato e che vedrà figure della nostra Camera di commercio, accademici e parlamentari discutere insieme al ministro Urso". "Come abbiamo visto in questi anni prima con il Covid e poi con la crisi dell’energia, Italia e Germania possono crescere solo insieme, perché sono due sistemi interdipendenti dove ogni scossa o effetto positivo si ripercuote sull’altro: ma in questa fase delicata, solo un coordinamento tra aziende e istituzioni renderà possibile il rilancio", conclude la presidente di Ahk Italien. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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ultimo aggiornamento: 19 Febbraio 2025 17:48