Materiali bio-based per avviare una produzione più sostenibile in futuro: i principi fondanti della chimica verde.
La maggiore consapevolezza ecologica, insieme alle politiche di sostenibilità promosse dall’Unione Europea, sta guidando il settore industriale verso una riduzione dell’impatto ambientale legato ai propri processi produttivi. Al centro di questo cambiamento ci sono la chimica verde e l’utilizzo di materiali bio-based, considerati elementi base per un modello di produzione rispettoso dell’ambiente, in perfetta armonia con le direttive europee volte all’ottimizzazione dell’uso delle risorse e al raggiungimento di un’impronta di carbonio netto zero. Michelin, ad esempio, ha investito nella produzione di gomma sintetica da fonti biologiche, in linea con gli obiettivi imposti dalle normative ambientali europee.
Chimica verde e materiali bio-based per un futuro sostenibile
La chimica verde rappresenta non solo una filosofia, ma anche un metodo pratico volto a progettare processi e prodotti chimici in grado di minimizzare o eliminare completamente l’impiego e la produzione di sostanze pericolose per l’ambiente e per la salute umana.
Questo approccio include l’utilizzo di solventi meno nocivi, la minimizzazione degli scarti e l’adozione di materie prime rinnovabili.
I materiali bio-based sono come la manifestazione tangibile di questa filosofia. Provenienti da fonti rinnovabili di natura biologica, quali vegetali, alghe o residui agricoli, questi materiali presentano un’alternativa ecologica ai derivati del petrolio.
Essi contribuiscono alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e delle emissioni di gas serra.
Le bioplastiche create da risorse rinnovabili come l’amido di mais, la canna da zucchero o gli scarti vegetali, sono soluzioni sostenibili per la produzione di imballaggi, utensili da cucina e materiali edili.
L’implementazione dei principi della chimica verde e l’impiego di materiali bio-based stanno rivoluzionando i processi produttivi in vari ambiti industriali.
Compagnie attive nei settori automotive, edile, elettronico e dell’imballaggio stanno adottando queste soluzioni eco-compatibili per mitigare l’impatto ambientale delle proprie operazioni.
Michelin ha introdotto un metodo per la produzione di gomma sintetica da etanolo bio-based nel suo stabilimento di Bassens, vicino a Bordeaux.
Tale processo si basa sull’utilizzo di residui agricoli o biomassa per produrre etanolo, che è poi convertito in butadiene, elemento base per la gomma sintetica.
Con l’obiettivo di produrre 100.000 tonnellate annue di butadiene da fonti biologiche entro il 2030, Michelin punta ad un futuro in cui il 100% dei materiali utilizzati proviene da fonti rinnovabili o riciclate entro il 2050.
Inoltre, iniziative come il programma “Mission Zero” di Interface, azienda pioniera nel settore dei pavimenti che ha raggiunto la sostenibilità totale nel 2020, dimostrano quanto sia importante utilizzare materiali bio-based.