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Masticare ghiaccio danneggia i denti e segnala carenze di ferro: ecco perché evitarlo

Ragazza che sorride mostrando denti perfetti

Masticare cubetti di ghiaccio: perché questa abitudine apparentemente innocua può causare danni seri e duraturi alla salute orale, e cosa sapere al riguardo.

Masticare cubetti di ghiaccio è spesso considerato un modo innocuo per rinfrescarsi, soprattutto durante le giornate estive più calde. Tuttavia, esperti in odontoiatria avvertono che questa pratica può avere conseguenze dannose per la salute orale. Non solo può causare danni fisici ai denti, ma è anche associata a disturbi nutrizionali come la pagofagia, un comportamento compulsivo che porta a ingerire sostanze non nutritive. La presenza di questa abitudine potrebbe indicare condizioni di salute sottostanti come l’anemia da carenza di ferro, particolarmente preoccupante durante la gravidanza. Analizziamo più a fondo i rischi associati e le possibili alternative per evitare danni.

Ragazza che sorride mostrando denti perfetti
Sorriso femminile con dentatura perfetta – leonardo.it

I pericoli fisici del masticare cubetti di ghiaccio: danni ai denti e alle articolazioni

Il masticare cubetti di ghiaccio rientra nelle cosiddette parafunzioni orofacciali, azioni ripetitive che non soddisfano alcuna necessità fisiologica e che possono risultare dannose. La durezza del ghiaccio può provocare fratture dello smalto dentale, microtraumi alla dentina e lesioni più profonde che compromettono l’integrità dei denti, in particolare incisivi e canini. Per chi ha subito interventi odontoiatrici come corone o otturazioni, il rischio di distacco di queste strutture durante la masticazione è elevato. Inoltre, il contatto diretto con il freddo estremo può causare shock termico, irritando la polpa dentale e provocando ipersensibilità. Questa abitudine può anche generare tensioni muscolari nelle articolazioni temporo-mandibolari, causando dolori a lungo termine e microlesioni gengivali, che espongono la radice del dente.

Pagofagia e anemia sideropenica: un sintomo da non ignorare

Il masticare ghiaccio potrebbe anche essere un sintomo di pagofagia, collegata a una carenza di ferro nota come anemia sideropenica. Questa condizione può manifestarsi improvvisamente durante la gravidanza e il suo riconoscimento è cruciale, poiché la carenza di ferro può influire negativamente sullo sviluppo del feto. Per questo motivo, è essenziale affrontare tempestivamente la situazione con analisi specifiche e un’integrazione mirata. Sebbene alcuni utilizzino il ghiaccio come soppressore della fame, questo metodo non offre un reale controllo del peso. Per interrompere l’abitudine, si consiglia di sostituire i cubetti di ghiaccio con alternative meno dannose, come ghiaccio tritato o gomme senza zucchero.

Prevenire i danni: strategie per chi non riesce a rinunciare ai cubetti di ghiaccio

Per coloro che trovano difficile rinunciare ai cubetti di ghiaccio, adottare alcune strategie può prevenire danni significativi ai denti e alla salute in generale. Sostituire il ghiaccio intero con ghiaccio tritato riduce il rischio di fratture dentali e lesioni. Inoltre, l’uso di gomme senza zucchero può offrire un’alternativa sicura, aiutando a mantenere l’attività masticatoria senza compromettere i denti. È consigliabile consultare un dentista per valutare la salute orale e ricevere ulteriori consigli personalizzati. Infine, per chi sospetta una carenza di ferro o l’anemia sideropenica, effettuare analisi del sangue e seguire un’integrazione nutrizionale adeguata è fondamentale per prevenire complicazioni a lungo termine.

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ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2025 18:02

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