Al condominio, il ristorante di Verona che offre il vino a chi rinuncia al cellulare a tavola

Al condominio, il ristorante di Verona che offre il vino a chi rinuncia al cellulare a tavola

È la filosofia vincente del primo locale smartphone free d’Italia: in ottica di detox digitale, chi non legge messaggi a tavola riceve in cambio una bottiglia di Pinot.

È arrivato sulle pagine del Guardian il ristorante veronese Al condominio. Il prestigioso giornale inglese dedica un articolo al locale smartphone free di via Marconi che offre una bottiglia di vino ai clienti che non usano il cellulare a tavola. In ottica di detox digitale, infatti, il ristorante garantisce una bottiglia di Maia Pinot Noir ad ogni coppia che sceglierà di riporre i propri telefoni nella cassetta condominiale all’ingresso.

Al condominio, Verona ha il ristorante tech free

Aperto nel cuore di Verona con una cucina di qualità che unisce tradizione e contemporaneità e una location curata nei minimi dettagli, Al condominio raddoppia l’offerta per chi rinuncia al dispositivo mobile a tavola, offrendo una bottiglia di Pinot ogni quattro persone per i gruppi. Il proprietario Angelo Lella spiega che il suo è un human centric restaurant: l’obiettivo è incoraggiare gli ospiti a godersi la cena e a chiacchierare tra loro invece di guardare continuamente gli schermi.

Volevamo aprire un ristorante diverso dagli altri – racconta Lella al Guardian – e così abbiamo scelto questo format: i clienti possono decidere di rinunciare alla tecnologia godendosi un momento di convivialità insieme. La tecnologia sta diventando un problema: non c’è bisogno di guardare il telefono ogni cinque secondi, ma per molte persone è come una droga… In questo modo hanno l’opportunità di metterla da parte e bere del buon vino”.

Pinot gratis per chi non naviga sui social Al condominio di Verona

Affidata all’executive chef e co-fondatore Michele Zanichelli, la cucina sorprende gli avventori esaltando la tradizione italiana, le sperimentazioni gourmet, i sapori del Nord e del Sud. In menù i piatti hanno nomi associati alle figure tipiche che si ritrovano in ogni palazzina veronese, dalla gattara (tartare di garronese veneta e sottobosco alla brace) alla betonega, la pettegola (pluma di maiale nostrano, porro glassato e fondo alla senape) passando per il giardiniere, ovvero tortelloni al ragù di cortile, spuma al parmigiano e salvia.

Con l’aggiunta del singolare ed inedito concept smartphone free per combattere la dipendenza da Internet, la proposta sta attirando i clienti curiosi e alla ricerca di novità appaganti sia dal punto di vista enogastronomico che sociale. L’arredamento, firmato alla designer Margherita Marfo, contribuisce a creare l’atmosfera nel suo mix di classico, rétro e industrial.

Il ristorante che offre vino a chi consegna lo smartphone

Il telefono di chi sceglie l’opzione detox digitale viene riposto in un’apposita scatola e tenuto chiuso nella cassetta condominiale. Quando la chiave viene mostrata al cameriere, arriva in automatico la bottiglia di vino offerta dalla casa. I clienti possono anche lasciare una recensione nella scatola, scritta naturalmente con carta e penna. A chi concede il commento più suggestivo verrà offerto un pasto alla visita successiva.

Staccare dalla tecnologia e dedicarsi completamente all’emozione del buon cibo e dell’ottima compagnia funziona. “La risposta è stata molto positiva – conclude Lella nella sua intervista al Guardian –. Il 90% dei clienti ha scelto di lasciare da parte i telefoni in cambio del vino. È davvero bellissimo vedere le persone che abbracciano questa filosofia: parlano tra loro piuttosto che guardare foto o rispondere ai messaggi sullo smartphone”.