Aree di servizio in autostrada, cosa cambia con il decreto del Mit

Aree di servizio in autostrada, cosa cambia con il decreto del Mit

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rivoluziona il settore con un nuovo regolamento per la gestione: ecco cosa prevede.

Novità in arrivo per le automobiliste e gli automobilisti che affrontano lunghi viaggi in autostrada e sostano nelle aree di servizio. Un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti introduce nuove regole nel settore degli autogrill per venire incontro alle esigenze di consumatori e autotrasportatori. La rivoluzione voluta dal ministro Matteo Salvini tocca sia le strutture di rifornimento che i prodotti cibo e bevande.

Aree di servizio in autostrada: cambia tutto

Il Mit, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, mette a punto una ristrutturazione completa dei meccanismi di concessione e dei servizi garantiti dalle aree di servizio della rete autostradale. Il provvedimento aggiorna il Piano di razionalizzazione delle aree di servizio autostradali, introdotto nel 2015 e scaduto nel 2020.

Il vecchio Piano di razionalizzazione ha chiuso 25 aree di servizio su 500 in attività, ma il Ministero delle infrastrutture è stato “sollecitato a riconsiderare la decisione di chiusura delle aree in considerazione delle mutate condizioni di mercato e dell’utilità agli utenti”. Nel decreto viene innanzitutto ampliata l’offerta di rifornimento degli autogrill, con l’integrazione di elettrico, idrogeno e fonti verdi (biometano, carburanti sintetici, biocarburanti gassosi e liquidi) a benzina e diesel, i classici carburanti a combustibili fossili.

La ricarica elettrica arriva nelle aree di servizio in autostrada

La seconda grossa novità è la possibilità di concedere al cosiddetto gestore oil la vendita di servizi e prodotti (compresi alimenti e bevande) anche sotto-pensilina. Naturalmente al concessionario viene attribuita la facoltà di escludere l’esercizio delle attività di ristorazione e l’offerta di alimenti e bevande non in modalità self-service e di definire l’area specifica da destinare a questi servizi accessori e collaterali.

A fronte di pedaggi sempre crescenti, attualmente è consentito ai gestori di autogrill chiedere anche denaro per l’ingresso ai bagni, come succede in quasi tutta la rete europea. Il decreto del Mit prevede l’accesso gratuito ai servizi igienici “in tutte le aree di servizio ove si è offerto almeno un servizio”. In aggiunta, il gestore stradale può ampliare l’offerta dei servizi comuni condivisi nelle aree come la pulizia e manutenzione dei bagni, la sorveglianza e le aperture notturne.

Autostrade, aree di servizio tra gare e royalties

Dalle prime bozze del decreto emerge anche un nuovo paniere di criteri di assegnazione delle subconcessioni. La gestione delle aree di servizio sarà assegnata attraverso gare d’appalti e tra le offerte verrà considerata quella economicamente più vantaggiosa. La durata potrà superare la scadenza “salva la possibilità per il concessionario subentrante di risolvere il contratto di subconcessione riconoscendo un indennizzo pari agli investimenti realizzati non integralmente ammortizzati”.

Quanto alle royalties, infine, decade la quota fissa che regola i rapporti tra subconcessionario e gestore stradale. Con il rinnovato regolamento, i diritti verranno definiti esclusivamente in misura proporzionale ai volumi di vendita. Nella valutazione dell’offerta tecnica di gara, sarà fondamentale l’applicazione del parametro del prezzo medio regionale dei carburanti e non più quello nazionale.