In occasione della 24esima Giornata del Sollievo, la struttura pugliese ha anche dedicato la sua sala della musica a Vincenzo Maccagnani.
L’hospice Casa di Betania di Tricase, in provincia di Lecce, ha inaugurato un innovativo percorso di cura palliativa con la musica. L’apertura è avvenuta in occasione della 24esima Giornata del Sollievo, l’annuale appuntamento per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale. La struttura di ricovero pugliese, specializzata nelle cure per pazienti in fase avanzata o terminale di malattie gravi, ha inserito la musica come parte fondamentale del suo piano terapeutico con due sessioni, una mattutina e una pomeridiana.
L’hospice che usa la musica come cura palliativa
Il centro residenziale della Pia Fondazione Panico, aperto dal 2009 e diretto dal professor Emiliano Tamburini, offre ricovero gratuito e a totale carico del SSN. La musico-terapeutica per i pazienti fa parte del progetto Note di speranza: uno spazio di conforto e sollievo non solo per chi è in cura, ma anche per i familiari e il personale sanitario.
L’avvio delle sessioni coincide con la scelta di dedicare la sala della musica a Vincenzo Maccagnani, il cantante e musicista di Brindisi scomparso lo scorso gennaio all’età di 72 anni. Una malattia gli ha tolto l’uso delle mani e nell’hospice di via Ludovico Ariosto ha incontrato il fisioterapista Giacomo Contaldo che l’ha aiutato a realizzare il suo ultimo sogno: incidere una canzone scritta durante il ricovero a Tricase.

“Basandoci sulle evidenze scientifiche degli ultimi anni abbiamo potuto constatare che la musica ha effetti positivi sul miglioramento dell’umore, sulla riduzione degli stati ansiosi e sul rilassamento fisico e mentale, con benefici anche sulla percezione del dolore fisico e sulla qualità del sonno – spiega la psicologa Maria Grazia De Paola –. La musica può essere considerata come uno strumento terapeutico, riconosciuto anche dalle linee guida delle cure palliative”.
“Il progetto non coinvolgerà solo i pazienti, ma anche i familiari, attraverso la creazione di uno spazio di confronto e di comunicazione affettiva – aggiunge De Paola –. Anche il personale sanitario sarà parte integrante del percorso. Con questo progetto, il nostro hospice conferma la sua vocazione a prendersi cura non solo del corpo, ma anche dell’anima e della memoria dei pazienti, abbracciando un approccio multidimensionale alla malattia”.
Casa di Betania a Tricase per la musicoterapia
La piattaforma Note di speranza prevede anche la realizzazione di un database in cui saranno raccolte le informazioni dei pazienti e i risultati di strumenti psicometrici specifici per valutare gli effetti positivi della musica sui sintomi ansiosi, sul tono dell’umore e sulla qualità del sonno. Da questo set di dati potranno arrivare evidenze preziose per i processi terapeutici.
La missione di Casa di Betania è proprio quella di “prendersi cura del malato nella sua totalità, nelle sue debolezze, nel suo bisogno di essere compreso, sostenuto, aiutato e amato e di farsi prossimo attraverso l’esercizio della professione a tutti i livelli, rendendo testimonianza delle proprie convinzioni umane e cristiane, con competenza, disponibilità e carità attenta”.
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ultimo aggiornamento: 29 Maggio 2025 11:34