Pensioni, aumenti da ottobre: si tratta di uno specchietto per le allodole?

Pensioni, aumenti da ottobre: si tratta di uno specchietto per le allodole?

Da ottobre 2022 le pensioni vedranno degli aumenti, ma non tutti gli assegni saranno interessati: a chi spettano e a quanto ammontano?

Una buona notizia per i pensionati italiani, almeno questo è quello sembra ad una rapida occhiata perché ad una seconda lettura la situazione appare tutt’altro che rosea. A partire da ottobre e fino al mese di dicembre 2022, le pensioni vedranno degli aumenti. Vediamo a chi spettano e a quanto ammontano gli ‘extra’.

Pensioni, aumenti da ottobre: a chi spetta e a quanto ammonta?

Come stabilito dal decreto Aiuti bis, a partire dal mese di ottobre le pensioni di alcuni italiani vedranno degli aumenti pari al 2%. A novembre, poi, verrà aggiunta anche la somma relativa alla differenza nel calcolo dell’inflazione del 2021, all’1,7% in via provvisoria e all’1,9% per l’effettiva. Ovviamente, non si tratta di un regalo immotivato da parte del Governo, ma di una misura volta ad aiutare i cittadini che combattono quotidianamente con il caro energia e l’aumento dei prezzi.

E’ bene sottolineare che l’aumento delle pensioni non riguarderà tutta la popolazione, ma soltanto coloro che hanno un assegno mensile massimo di 2.692 euro. Inoltre, non durerà a vita, ma fino alla fine del 2022. Pertanto, i mesi interessati saranno ottobre, novembre e dicembre. In linea di massima, i pensionati dovrebbero percepire:

  • 11 euro in più al mese per la minima di 524 euro;
  • 80 euro in più al mese per un assegno lordo di 1.000 euro;
  • 160 euro in più al mese per una pensione da 2.000 euro;
  • 210 euro in più per coloro che percepiscono 2.692 euro.

Aumenti pensioni: uno specchietto per le allodole?

Considerando la situazione storica che gli italiani stanno vivendo, gli aumenti della pensione sembrano un vero e proprio specchietto per le allodole. Un pensionato che percepisce la minima, pari a 524 euro, cosa se ne fa di 11 euro? Probabilmente, visti gli aumenti, non riesce a comprarci neanche un chilo di pane. Una buona notizia, però, c’è: a partire dal 2023, la situazione dovrebbe cambiare. I percettori di assegno pensionistico potrebbero vedere un aumento del 7/8%.