Roma punta all’Expo 2030 con l’impianto di energia solare più grande al mondo e una rivoluzione della mobilità: tutto in chiave sostenibile.
L’Expo 2030 potrebbe essere ospitato a Roma. La città eterna ha presentato un progetto davvero ambizioso, che la vede disposta a rivoluzionare la mobilità e a costruire l’impianto di energia solare più grande al mondo. Il tutto, ovviamente, in chiave sostenibile.
Roma punta all’Expo 2030 con la sostenibilità: il progetto
Roma punta ad ospitare l’Expo 2030, ma deve riuscire a convincere il Bureau International des Exposition, ovvero il comitato che decide la città a cui affidare l’evento. Come ci insegna la storia, le località che accolgono la manifestazione hanno una possibilità di crescita e sviluppo unica nel suo genere. Pertanto, non stupisce che la Capitale stia pensando al lancio di progetti “da record“. Uno di questi, annunciato proprio nei giorni scorsi, riguarda la costruzione dell’impianto di energia solare più grande al mondo. Il generatore di energia green dovrebbe sorgere nel quartiere scelto dal Comune di Roma come sede dell’Expo, ovvero Tor Vergata.
Ovviamente, l’impianto di energia solare è soltanto uno dei progetti sostenibili su cui punta la Capitale. L’intenzione è anche quella di sviluppare al meglio il settore della mobilità: dal completamento di alcune linee ferroviarie alla costruzione di nuove linee di tram, passando per il prolungamento della metro C. La chiave, anche sul settore dei trasporti, è quella della sostenibilità.
Expo 2030: l’impianto di energia solare è firmato da Carlo Ratti
L’impianto di energia solare più grande al mondo che dovrebbe sorgere a Roma in vista dell’Expo 2023 è firmato da Carlo Ratti, direttore del Senseable Lab del MIT di Boston e uno degli architetti e urbanisti più famosi al mondo. In collaborazione con l’architetto italiano Italo Rota e l’urbanista Richard Burdett, Ratti ha presentato il progetto dell’Expo Solar Park, che dovrebbe coprire una superficie di 150mila metri quadrati. Al suo interno verrebbero istallati “alberi energetici” che “apriranno e chiuderanno i loro pannelli durante il giorno producendo energia da un lato mentre dall’altro offriranno ombra ai visitatori“.
“L’Expo 2030 di Roma offrirà un nuovo paradigma non solo per le fiere mondiali ma per tutti i grandi eventi. L’impatto del nostro masterplan, che sperimenta nuovi processi di condivisione collettiva, di strategie energetiche e di trasformazioni urbane, va ben oltre i limiti temporali e spaziali dell’evento“, ha dichiarato Ratti.