Il dibattito sulle recensioni online: tra regolamentazione del governo italiano e le resistenze dell’Unione Europea per una normativa comune.
Nel contesto della digitalizzazione, le recensioni online di hotel e ristoranti sono diventate strumenti cruciali per i consumatori. Tuttavia, la loro autenticità ha sollevato dubbi significativi, spingendo il governo italiano a proporre modifiche legislative. L’obiettivo è combattere le recensioni false, un fenomeno che danneggia in modo particolare le piccole imprese del settore turistico.
Mentre l’Italia si muove in questa direzione con il disegno di legge Pmi, l’Unione Europea mostra titubanza, rallentando il processo legislativo con richieste di chiarimenti, evidenziando una complessità normativa che coinvolge tutta l’Europa.

La proposta di legge e l’attesa per il parere europeo
Nel tentativo di affrontare il problema delle recensioni false, il governo italiano ha incluso nel disegno di legge Pmi alcune misure specifiche. Tra queste, l’obbligo per le piattaforme di verificare che chi lascia una recensione abbia effettivamente visitato il locale. Inoltre, le recensioni dovranno essere inserite entro 15 giorni dalla visita, per garantire una maggiore immediatezza e affidabilità . Tuttavia, l’iter di approvazione della legge richiede il vaglio dell’Unione Europea. La Commissione Europea, attraverso la procedura Tris, ha chiesto chiarimenti a febbraio e nuovamente ad aprile, mettendo in pausa il processo legislativo in attesa di risposte convincenti da parte del governo italiano.
Implicazioni per le imprese turistiche e il ruolo dell’intelligenza artificiale
Le recensioni false rappresentano una forma di concorrenza sleale che penalizza soprattutto le piccole attività turistiche, spesso a conduzione familiare. Si stima che circa l’8,6% delle recensioni siano false, sostenute da pacchetti acquistabili online. Roberto Calugi, direttore generale di Fipe, sottolinea come ‘il gioco è truccato’ e mette in guardia contro l’uso dell’intelligenza artificiale, che potrebbe aggravare il problema. Le grandi piattaforme di recensioni si oppongono alle nuove normative, mentre associazioni come Fipe, Fiavet, Fto e Federalberghi supportano la proposta, vedendo in essa una possibilità di tutela per le imprese italiane.
Il diritto di replica e le sfide della regolamentazione
Un altro elemento chiave del disegno di legge è il diritto di replica, che consente ai gestori di ristoranti e hotel di rispondere pubblicamente alle recensioni ricevute. Questa misura mira a riequilibrare il potere tra consumatori e gestori, offrendo a questi ultimi la possibilità di difendere la propria reputazione. Tuttavia, l’attuazione di queste regole richiede un coordinamento complesso a livello europeo, dove le resistenze si fanno sentire. Mentre l’Italia spinge per una regolamentazione più rigida, il processo legislativo in ambito europeo si rivela un percorso lungo e intricato, sollevando interrogativi sulla capacità dell’Unione di affrontare efficacemente le sfide della modernità digitale.
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ultimo aggiornamento: 19 Giugno 2025 16:54