Le nuove disposizioni sulle detrazioni fiscali per i figli a carico che hanno superato i trent’anni: le precisazioni dell’Agenzia delle Entrate e le indicazioni per il modello 730.
Dal 2025, con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio n. 207/2024, si assiste a una significativa modifica nel regime delle detrazioni fiscali per i figli a carico che superano i trent’anni. Questa normativa ha sollevato numerosi dubbi tra contribuenti e datori di lavoro, portando a una richiesta di chiarimenti all’Agenzia delle Entrate. La questione principale riguarda se, al compimento dei 30 anni, un figlio perda solo la detrazione fiscale o anche lo status di familiare a carico. La risposta ufficiale stabilisce che, pur perdendo la detrazione, lo status di familiare a carico può rimanere, se il reddito del figlio non supera un determinato limite.

Cosa prevede la normativa 2025 sulle detrazioni fiscali per i figli a carico
La nuova normativa del 2025, introdotta dalla Legge di Bilancio, modifica l’articolo 12 del TUIR, stabilendo che la detrazione IRPEF per i figli a carico è concessa solo fino al loro trentesimo compleanno. La detrazione, che ammonta a circa 950 euro annui, viene quindi eliminata a partire dal compimento dei 30 anni. Tuttavia, i figli con disabilità continuano a beneficiare di questa detrazione senza limiti di età . Nonostante la perdita della detrazione, i figli possono ancora essere considerati a carico se il loro reddito non supera i limiti stabiliti dalla legge.
Interpretazione dell’Agenzia delle Entrate sullo status fiscale dei figli over 30
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che un figlio che ha superato i 30 anni può continuare a essere fiscalmente a carico, purché il suo reddito complessivo non superi i 2.840,51 euro annui. Questo limite rimane fisso per i figli con più di 24 anni, mentre per quelli più giovani è di 4.000 euro. Sebbene il genitore non riceva più la detrazione per carichi familiari, può comunque beneficiare di altre detrazioni, come quelle per le spese sanitarie, l’istruzione universitaria, i premi assicurativi e i contributi previdenziali versati per il figlio. Anche le spese funebri e, in alcuni casi, gli interessi sui mutui intestati al figlio sono detraibili.
Indicazioni pratiche per la dichiarazione dei redditi
Nonostante la detrazione per carico familiare non sia più disponibile, è essenziale includere comunque il figlio ultra-trentenne nel quadro dedicato ai familiari a carico del modello 730 o del modello Redditi PF. Il sostituto d’imposta deve inserire il codice fiscale del figlio nella Certificazione Unica, anche in assenza di detrazioni mensili. Questa procedura garantisce che il figlio continui a essere riconosciuto come familiare a carico, permettendo al genitore di accedere alle altre detrazioni disponibili. La chiarezza fornita dall’Agenzia delle Entrate su questi punti è cruciale per evitare errori e garantire il corretto adempimento fiscale da parte dei contribuenti.
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ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2025 16:30