Un’opportunità per le piccole e medie imprese italiane di partecipare alle fiere del 2025 grazie al Bonus Fiere, con un contributo fino a 10.000 euro.
Le piccole e medie imprese italiane, che costituiscono il cuore pulsante del tessuto imprenditoriale del Paese, hanno ora un’opportunità unica per sostenere la loro partecipazione alle fiere nazionali. A partire dal 7 ottobre, le PMI possono richiedere il Bonus Fiere 2025, un’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con Invitalia. Questo programma offre un contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro, coprendo il 50% delle spese ammissibili per la partecipazione a fiere in Italia. Le domande possono essere presentate telematicamente fino al 28 ottobre, per manifestazioni che si svolgeranno tra l’8 agosto e il 31 dicembre 2025.

Requisiti per accedere al Bonus Fiere 2025
Per poter ottenere il Bonus Fiere, le imprese devono essere classificate come PMI con sede legale o operativa in Italia. È necessario che partecipino a fiere inserite nel calendario ufficiale approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Inoltre, le aziende non devono aver partecipato, nei tre anni precedenti alla domanda, alle stesse manifestazioni fieristiche per cui chiedono l’agevolazione. Questa condizione deve essere certificata da una dichiarazione dell’organizzatore della fiera. Il bonus viene concesso nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento europeo de minimis (Reg. UE 2831/23).
Spese coperte dal contributo e procedura per la domanda
Il contributo copre una vasta gamma di spese tra cui l’affitto e l’allestimento dello stand, i costi per la pulizia, il trasporto e lo stoccaggio dei materiali espositivi, e il noleggio di attrezzature audiovisive. Sono incluse anche le spese per servizi di hostess, interpreti, catering interno allo stand e attività di promozione e comunicazione aziendale. Tuttavia, non sono ammesse imposte, tasse e IVA, a meno che quest’ultima non sia recuperabile. Le imprese devono registrarsi sulla piattaforma Invitalia, possedere un’identità digitale, una firma digitale e una casella di posta elettronica certificata (PEC) per inviare la domanda. Dopo la presentazione, viene assegnato un Codice Unico di Progetto (CUP) per tutte le fatture delle spese agevolate.
Modalità di selezione e rimborso
Una volta chiusa la finestra per le domande, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy procederà con la redazione di una graduatoria basata su indicatori economici e parametri definiti dal decreto attuativo. Le imprese che risulteranno beneficiarie potranno richiedere il rimborso entro il 30 marzo 2026, seguendo le modalità che verranno specificate da Invitalia. Questa iniziativa rappresenta un’occasione significativa per le PMI italiane di ampliare la loro visibilità e promuovere il Made in Italy su un palcoscenico nazionale e internazionale.
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ultimo aggiornamento: 13 Ottobre 2025 14:28