Nel panorama giuridico italiano, il desiderio di un nonno di donare immobili o denaro direttamente ai nipoti, senza che tali beni “passino” per forza dai figli, è un tema delicato e regolato da norme precise. La legge italiana offre indicazioni chiare che devono essere considerate con attenzione per garantire una corretta pianificazione patrimoniale e successoria.
Donazione ai nipoti: limiti e possibilità secondo il Codice Civile
Un nonno può donare beni ai nipoti senza coinvolgere i figli? La risposta è sì, ma con importanti limitazioni. Secondo l’articolo 769 del Codice Civile, la donazione è un contratto che il donatore può liberamente stipulare, anche a favore di persone estranee alla famiglia. Tuttavia, quando si tratta di parenti stretti, la normativa tutela gli eredi legittimi, in particolare i figli, che hanno diritto a una quota di legittima (o di riserva).
Se un nonno decide di donare un immobile o somme di denaro direttamente ai nipoti, escludendo i figli, la donazione deve avvenire durante la sua vita. Tuttavia, alla sua morte, i figli potrebbero agire per ridurre la donazione se essa lede la loro quota di legittima. Questo significa che, anche se il nonno ha donato direttamente ai nipoti, i figli potrebbero chiedere la revisione della donazione per ricevere la parte di patrimonio che la legge riserva loro.

Nel caso di donazioni a nipoti minorenni, la donazione deve essere intestata direttamente al minore. Se sorgono controversie tra genitori esclusi dalla donazione e i nipoti beneficiari, si nomina un curatore speciale.
La legge italiana non consente di escludere completamente i figli dalla successione ereditaria, nemmeno tramite testamento. La divisione dell’eredità si basa su due quote: la quota di legittima, spettante agli eredi riservatari (coniuge, figli), e la quota disponibile, che il titolare del patrimonio può assegnare liberamente.
Le quote variano a seconda della presenza del coniuge e del numero di figli:
- Coniuge e un figlio: metà dell’eredità spetta al coniuge e metà al figlio.
- Coniuge e più figli: un terzo al coniuge, due terzi da dividere tra i figli.
- Solo coniuge: l’intero patrimonio.
- Solo un figlio o più figli senza coniuge: l’intero patrimonio diviso in parti uguali tra i figli.
Se il nonno ha effettuato donazioni in vita, alla sua morte i figli possono richiedere la riduzione di tali donazioni per rispettare la quota di legittima, con conseguente possibile annullamento o ricalcolo delle donazioni.
Nel caso in cui un nonno abbia lasciato disposizioni testamentarie, la pubblicazione del testamento olografo è un passaggio fondamentale per dare esecuzione alle volontà del defunto. La legge prevede che chiunque sia in possesso del testamento debba presentarlo a un notaio per la pubblicazione. Il notaio ha l’obbligo di informare le persone interessate, ma non è tenuto ad avvisare tutti gli eredi automaticamente.