La biografia, gli incarichi, i riconoscimenti, lo stipendio e il patrimonio dell’amministratore delegato che ha guidato al successo la macchina di Intesa Sanpaolo.
Il Ceo con la migliore reputazione online in Italia: è Carlo Messina, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Il manager romano è al primo posto nella classifica Top Manager Reputation 2023, l’osservatorio permanente sull’impatto reputazionale dei vertici delle grandi aziende attive in Italia.
Ma chi è di preciso il dirigente in carica dal settembre 2013 e cos’ha fatto prima e dopo la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Luiss Guido Carli?
Carlo Messina: famiglia, moglie e figli
Nato a Roma nel 1962, Messina è cresciuto nella Capitale con la famiglia prima di trasferirsi a Milano. Allergico alla vita mondana, il banchiere è sposato da tempo e con sua moglie (anche lei romana) si presenta spesso agli spettacoli del teatro d’opera, la sua grande passione insieme all’arte.
L’ad di Intesa Sanpaolo cura l’eredità artistica del Gruppo che comprende oltre 30.000 opere e tre musei a Milano, Vicenza e Napoli. D’altronde Messina è un uomo profondamente radicato nel mondo bancario, come testimoniano la lunga e impeccabile carriera in Bnl come responsabile dell’Ufficio Corporate Finance – Servizio Mercati Primari e Finanza d’Impresa e in Banco Ambrosiano Veneto come responsabile e poi dirigente dell’Ufficio Pianificazione.
Il rapporto con Intesa dura dal 1998, quando diventa dirigente responsabile del Servizio Panificazione e Studi Bancari, passa alla Direzione Controllo Direzionale e infine alla Direzione Pianificazione e Controllo. Non meno importante è il suo profilo accademico: Messina insegna Economia degli Intermediari Finanziari nell’Mba della Luiss e Finanza Aziendale all’Università Politecnica delle Marche.
Vincitore due volte del Premio Guido Carli come banchiere dell’anno nel 2015 e 2018 e del Corporate Social Responsibility Award assegnato dalla Foreign Policy Association nel 2017, Messina fa parte del Comitato Esecutivo dell’Abi, è consigliere della Bocconi e Visiting Fellow a Oxford.
Carlo Messina: stipendio e patrimonio
Carlotta Scozzari, giornalista del gruppo Gedi, ha reso noti gli stipendi dei Ceo delle banche italiane nel 2022 analizzando i documenti assembleari sulle remunerazioni. Quella di Messina è pari a 4,2 milioni di euro, frutto di un bonus di quasi un milione in titoli sommato agli oltre 2 milioni accumulati negli anni precedenti. Un salario molto elevato se paragonato alla media di 49.500 euro annui percepiti dai dipendenti.
Lo stipendio di Messina, di cui non si conosce con esattezza il patrimonio complessivo, è il secondo più alto tra quelli degli amministratori delegati di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mps e Mediobanca. Al primo posto di questa classifica c’è infatti Andrea Orcel: l’ad di Unicredit ha percepito un compenso di 6,7 milioni di euro.
Carlo Messina Opus Dei: c’è un legame?
In rete si vocifera di un legame tra Carlo Messina e l’Opus Dei, la Prelatura personale della Chiesa Cattolica fondata nel 1928, l’unica esistente nell’ordinamento canonico. Tuttavia, non ci sono testimonianze di qualsiasi relazione tra il banchiere e l’istituzione oggi guidata dal monsignor Fernando Ocáriz, il prelato scelto da Papa Francesco e in carica dal 23 gennaio 2017.
Quel che è certo è che Carlo Messina è un uomo capace di tessere relazioni importanti. La strategia sistemica che ha adottato per consolidare Intesa Sanpaolo e la rete di banche italiane dall’assalto dei colossi stranieri della finanza prevede anche il supporto di figure cruciali come Stefano Mieli, Gaetano Miccichè, Jean-Paul Fitoussi, Giovanni Sabatini, Antonio Patuanelli, Alessandro Profumo e Cesare Romiti. Un percorso che è culminato con l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro arrivata nel 2017.