Chi è Elly Schlein, la prima donna e la più giovane segretaria del Partito Democratico

Chi è Elly Schlein, la prima donna e la più giovane segretaria del Partito Democratico

Elly Schlein è la segretaria del Partito Democratico: è la prima donna, nonché la più giovane, a ricoprire l’incarico.

Elly Schlein, battendo Stefano Bonaccini alla Primarie del PD del 2023, è la segretaria del Partito Democratico, nonché la prima donna e quella più giovane a ricoprire l’incarico. Scopriamo la sua biografia, dalla laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti all’elezione nel partito.

Chi è Elly Schlein: la biografia

Classe 1985, Elly Schlein nasce il 4 maggio a Sorengo, comune svizzero del Canton Ticino. Suo padre è Melvin Schlein, politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita, mentre la madre è l’italiana Maria Paola Vivian, docente ordinaria di diritto pubblico comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. Ha un fratello più grande, il matematico Benjamin, e una sorella maggiore, Susanna, primo consigliere diplomatico all’Ambasciata italiana ad Atene ed ex capo della cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Tirana.

Dopo la maturità, Elly si trasferisce a Bologna, dove si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. Si laurea nel 2011 con il massimo dei voti, con una tesi di diritto costituzionale. Nel 2012 collabora alla realizzazione di Anija – La nave, documentario dedicato all’immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni Novanta. Il titolo ha vinto il David di Donatello nel 2013 come miglior documentario. La sua carriera in politica inizia nel 2008, quando partecipa come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama a Chicago.

Elly Schlein: dai primi passi in politica all’elezione come segretaria del PD

Nel 2011, Elly Schlein contribuisce a fondare a Bologna l’associazione studentesca universitaria Progrè, che si occupa di questioni legate alle politiche migratorie e alla realtà carceraria. Fa parte di varie formazioni di sinistra e centro-sinistra, divenendo europarlamentare per l’Italia nell’VIII legislatura, dal 2014 al 2019. Nel 2020 viene eletta all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna con il ruolo di vicepresidente nella giunta regionale di Stefano Bonaccini. Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 si candida alla Camera nella lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista e viene eletta deputata. Nel mese di febbraio del 2023 si candida e vince le primarie del Partito Democratico e diventa la prima donna nonché la più giovane segretaria del PD.

Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l’abbiamo fatta, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. (…) Saremo un problema per il governo di Giorgia Meloni. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità“, ha dichiarato Elly dopo l’elezione.

Quanto guadagna Elly Schlein

Elly Schlein, in qualità di deputato, ha diritto ad un’indennità mensile netta di 5.000 euro, giornaliera di 3.503,11 euro e a un’indennità parlamentare di 3.690 euro. A questi guadagni si devono aggiungere 1.200 euro annuali e tra 3.323,70 e 3.995,10 euro, fino a un massimo di 3.323,70 euro ogni tre mesi, di rimborsi viaggio. Pertanto, lo stipendio mensile medio dovrebbe essere di 13.971,35 euro, escluse le indennità professionali. La sua ultima dichiarazione dei redditi per il 2022, che ovviamente si riferisce all’anno precedente, è stata pari a 88mila euro.

Elly Schlein: la vita privata

Elly Schlein è dichiaratamente bisessuale. Nel 2020, ospite del programma L’assedio condotto da Daria Bignardi, ha rivelato: “Ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta“. In una recente intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, ha sottolineato che la sua compagnanon è un personaggio pubblico“. Poco prima dell’elezione come segretaria del Partito Democratico ha dichiarato che “non basta essere donne per aiutare altre donne“.

Il riferimento, ovviamente, è alle famose dichiarazioni di Giorgia Meloni, diventate poi un tormentone (“Sono una madre, sono cristiana“). Non a caso, Elly ha aggiunto: “C’è una bella differenza tra il dirsi femminili e femministe, se decidi di non difendere i diritti delle donne, a partire da quelli sul proprio corpo. (…) Sì, sono una donna, amo un’altra donna e non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna“.

3 curiosità su Elly Schlein

-Il nonno materno di Elly Schlein era Agostino Viviani, partigiano e senatore del Partito Socialista, mentre quello paterno emigrò da Leopoli negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei.

-Elly è solo un soprannome, il suo vero nome è Elena Ethel. Il primo nome l’ha preso dalla nonna materna Elena, mentre il secondo da quella paterna Ethel, di origine lituana.

-Nel 2022 ha scritto un libro intitolato La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme, edito da Mondadori.