Cos’è la procreazione medicalmente assistita e perché sempre più coppe in Italia scelgono di sottoporsi a questa tecnica per avere figli.
La PMA, ossia la procreazione medicalmente assistita, è la tecnica alla quale molti uomini e donne si affidano per diventare padri e madri. In questo modo, la coppia, che mostra difficoltà ad avere bambini, haun ulteriore possibilità di soddisfare il proprio desiderio di genitorialità, affidandosi a metodologie naturali. Scopriamo insieme come funziona.
PMA e infertilità di coppia
In Italia, l’infertilità coinvolge il 15% delle coppie, ossia più di una su 10: pertanto, in questo contesto, può entrare in gioco ciò che è definita procreazione medicalmente assistita. Si tratta di un’opzione molto importante, messa a disposizione di coppie che hanno difficoltà a concepire ma che hanno un estremo desiderio di diventare genitori.
L’infertilità, in tal senso, può essere collegata sia all’uomo che alla donna e a diverse patologie di cui soffrono, quali endometriosi, alterazioni ormonali, la sindrome dell’ovaio policistico.
Per quanto riguarda, invece, la compagine maschile, le cause dell’incapacità riproduttiva possono essere, ad esempio, collegate a problematiche prostatiche e al varicocele. Inoltre, ci sono anche altri fattori che possono ulteriormente complicare il concepimento, quali l’obesità, il consumo di alcol e il tabagismo.
Procreazione medicalmente assistita: le tecniche messe in atto
La PMA fa leva su diverse tipologie di tecniche che sono attuate su tre livelli:
I livello: in questa fase, è attuata l’inseminazione sopra-cervicale, per effettuare la deposizione del seme maschile nella cervice uterina attraverso catetere, affinché il seme raggiunga più facilmente l’ovocita. Attuata, inoltre, l’induzione dell’ovulazione attraverso una terapia ormonale specifica;
II livello: in tale fase, c’è la fecondazione in vitro, mediante la quale gli spermatozoi e l’ovocita sono prelevati e incubati sul medesimo vetrino, dove, nei fatti, avviene la fecondazione. L’embrione, poi, è reintrodotto nell’utero materno;
III livello: in questo contesto, infine, viene effettuato il prelievo microchirurgico dei gameti dal testicolo e il prelievo degli ovociti, mediante l’intervento chirurgico, per via laparoscopica.