Incrementare il benessere degli anziani con il senior co-housing e la telemedicina: cosa sono e quali benefici apportano alla terza età.
La terza età è una fase della vita che necessita di soluzioni in grado di migliorare il benessere generale degli anziani. Tra queste, possiamo menzionare il senior co-housing e la telemedicina. Scopriamo, dunque, in cosa consistono.
Cos’è il Senior Co-Housing
Il senior co-housing fa leva sulla condivisione di spazi abitativi e servizi tra persone anziane, che vivono in complessi residenziali progettati per incentivano sia la socializzazione che la collaborazione.
In questi contesti, gli anziani hanno la possibilità di vivere in alloggi privati ma all’interno di una comunità che condivide spazi comuni, ad esempio cucine, sale ricreative e giardini. In questo modo, gli anziani si sentono meno soli ed isolati.
Il co-housing per la terza età, dunque, permette di creare legami importanti e duraturi tra i residenti migliorando, al contempo, il benessere mentale grazie alla compagnia e al sostegno reciproco.
La vita comunitaria può anche ridurre le spese, poiché i costi per i servizi e le attività sono suddivisi tra i membri. Inoltre, questo modello favorisce la sostenibilità, poiché consente di ottimizzare le risorse energetiche e strutturali.
Telemedicina, assistenza sanitaria senza barriere
La telemedicina rappresenta una risorsa essenziale per la salute degli anziani, in quanto permette loro di ricevere cure mediche senza doversi spostare.
Attraverso dispositivi connessi ad Internet, come smartphone e tablet, gli anziani possono consultare medici e specialisti, ricevere diagnosi a distanza e monitorare le proprie condizioni di salute.
Le visite virtuali riducono i tempi di attesa e i disagi logistici, consentendo anche un monitoraggio continuo e riducendo così il rischio di peggioramento delle condizioni di salute.
Grazie alla telemedicina, anche la gestione di malattie croniche, molto comuni nella terza età, diventa più semplice. La possibilità di effettuare controlli frequenti ed evitare ospedalizzazioni urgenti.