Vai al contenuto

Incentivi auto elettriche 2025: il rinvio blocca il mercato, servono strategie stabili

SUV in movimento su strada

Gli incentivi statali per i veicoli elettrici slittano e il mercato automobilistico italiano resta in attesa di misure più strutturate e a lungo termine.

Il ritardo nell’attivazione degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche in Italia sta creando incertezza nel mercato automobilistico. Attesi per metà ottobre, i bonus fino a 11.000 euro non sono stati ancora attivati, con una nuova possibile data fissata per il 21 o 22 ottobre. Il Ministero dell’Ambiente ha specificato che non si tratta di un rinvio, ma solo di una naturale conseguenza dei tempi tecnici, dato che la piattaforma per i concessionari è stata aperta il 23 settembre. Intanto, il mercato è in stallo, con le associazioni di categoria che chiedono strategie di lungo periodo per sostenere la mobilità elettrica in Italia.

punto ricarica auto elettriche
punto ricarica auto elettriche

Il mercato automobilistico italiano in stallo in attesa degli incentivi

L’annuncio degli incentivi statali ha avuto l’effetto di frenare le vendite di auto elettriche. I numeri delle immatricolazioni di agosto e settembre evidenziano un calo significativo, poiché molti potenziali acquirenti preferiscono aspettare l’attivazione dei contributi prima di procedere con l’acquisto. L’associazione Unrae ha espresso preoccupazione per questa situazione, sottolineando che “clienti e operatori del settore attendono con impazienza l’attivazione degli incentivi”. È quindi chiaro che il mercato automobilistico italiano necessita di misure chiare e continuative per evitare ulteriori congelamenti.

La richiesta di piani a lungo termine da parte delle associazioni di settore

Le associazioni di categoria sollecitano il governo a implementare una programmazione più strutturata per la mobilità elettrica. Attualmente, il sistema è basato su stanziamenti limitati che si esauriscono rapidamente, rendendo difficile pianificare investimenti a lungo termine. Le associazioni chiedono quindi un quadro normativo stabile che possa garantire certezze sia agli acquirenti sia agli operatori del settore, favorendo una transizione più graduale verso veicoli a zero emissioni. Solo con misure non discontinue sarà possibile allinearsi con i ritmi di crescita degli altri principali Paesi europei.

Il modello tedesco come esempio di pianificazione pluriennale

La Germania offre un esempio di pianificazione a lungo termine, con un piano per l’auto elettrica da 3 miliardi di euro, valido fino al 2029. Questo programma supporta le famiglie a basso reddito nell’acquisto di veicoli a zero emissioni, anche usati. Gli sconti, che possono arrivare fino a 4.000 euro, sono disponibili per modelli con prezzo di listino inferiore ai 45.000 euro. Questo tipo di intervento pluriennale, con regole chiare e risorse certe, è esattamente ciò di cui l’Italia ha bisogno per sostenere la domanda nel tempo e migliorare l’accesso alla mobilità elettrica. Nel frattempo, il mercato italiano attende con impazienza la data definitiva del click-day per iniziare a beneficiare degli incentivi.

Riproduzione riservata © 2025 - LEO

ultimo aggiornamento: 20 Ottobre 2025 9:33

I 5 guasti auto più comuni che possono rovinarti la giornata