Perché il 2 giugno in Italia si celebra la Festa della Repubblica?

Perché il 2 giugno in Italia si celebra la Festa della Repubblica?

Da ormai 74 anni lo Stato italiano ogni 2 giugno celebra la Festa della Repubblica. Ecco la storia di questa importantissima ricorrenza.

La Festa della Repubblica è la giornata nazionale in cui in Italia si celebra la nascita della Repubblica Italiana. Viene festeggiata il 2 giugno di ogni anno e fa parte dei simboli patri della nostra nazione. La celebrazione ufficiale avviene a Roma e consiste in due cerimonie: la parata militare che attraversa la storica via dei Fori Imperiali e la deposizione della corona d’alloro per omaggiare il Milite Ignoto. Questa seconda cerimonia ha luogo presso l’Altare della Patria e vi partecipa anche il Presidente della Repubblica.

Cosa significa Festa della Repubblica?

In Italia con l’espressione Festa della Repubblica ci riferiamo alla celebrazione nazionale che ricorre nella giornata del 2 giugno di ogni anno. Fu celebrata per la prima volta 74 anni fa, nel 1947, il giorno dell’anniversario del referendum istituzionale che vide gli italiani scegliere tra monarchia e repubblica.

Frecce tricolori italiane

Nel 1948, l’anno successivo, si tenne invece la prima parata militare lungo via dei Fori Imperiali nella città di Roma. Tuttavia, solo nel 1949 la data del 2 giugno fu dichiarata ufficialmente festa nazionale dello Stato.

Cosa è successo il 2 giugno 1946?

Nelle giornate del 2 e del 3 giugno del lontano 1946 si tenne forse il più importante referendum istituzionale della storia della nostra Nazione. I cittadini furono chiamati a scegliere quale forma di governo dovesse assumere lo Stato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le due opzioni erano monarchia e repubblica.

Le votazioni furono svolte per la prima volta con suffragio universale, ovvero con la partecipazione dell’intera popolazione (sia uomini che donne) con età maggiore o uguale a 21 anni.

A vincere furono i repubblicani con più di 12 milioni di voti. La monarchia, invece, ottenne 10.718.502 voti a favore. Un milione e mezzo circa furono, infine, le schede bianche o considerate nulle.

I risultati del referendum furono comunicati dalla Corte di Cassazione una settimana dopo, ma si attese sino al 18 giugno per la proclamazione definitiva: dopo 85 anni di Regno della famiglia Savoia l’Italia diventava finalmente uno stato repubblicano.

Chi ha introdotto la festa del 2 giugno?

La ricorrenza del 2 giugno fu istituita tramite un Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato il 28 maggio del 1947. Il Decreto, che era il n. 387, proclamò il 2 giugno 1947 (primo anniversario del referendum che aveva instaurato la Repubblica) festa nazionale a tutti gli effetti.

Circa trent’anni dopo, nel 1977, venne stabilito che la ricorrenza sarebbe stata spostata alla prima domenica del mese di giugno. L’Italia era reduce da una pesante crisi economica e la motivazione era dunque quella di evitare di sprecare un’intera giornata lavorativa.

Soltanto nel 2001, sotto la presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi, smise di essere “mobile” e venne nuovamente fissata all’originale data del 2 giugno.

Che cosa significa festa nazionale?

Con la definizione di festa nazionale ci riferiamo alla commemorazione sancita da una determinata Nazione in onore dello Stato. Essa costituisce un giorno festivo a tutti gli effetti, con l’interruzione su tutto il territorio nazionale delle normali attività quotidiane. Per questo motivo, se cade di domenica, si cerca di anticiparlo o posticiparlo di un giorno.

Nella maggior parte dei Paesi Occidentali le feste nazionali ricorrono solitamente negli anniversari d’indipendenza del Paese, nelle date di nascita delle Costituzioni, o ancora possono coincidere con le celebrazioni religiose per il santo patrono dello Stato.

In Italia, per esempio, altre due famose feste nazionali sono quelle del 1 maggio (Giornata dei Lavoratori) e del 25 aprile (Festa della Liberazione).