Biden vuole lanciare una legge per diminuire la nicotina nelle sigarette: lo scopo e i motivi per cui potrebbe essere un’idea vincente.
A qualche mese dal suo insediamento alla Casa Bianca, Joe Biden sta pensando di lanciare una legge per diminuire la nicotina nelle sigarette. Lo scopo, ovviamente, è quello di spingere la popolazione ad abbandonare uno dei vizi più nocivi sulla faccia della terra. Potrebbe essere un’idea vincente, quindi da replicare altrove, oppure ha qualche problema di attuazione? Scopriamolo insieme.
Biden: la legge per diminuire la nicotina nella sigarette
Il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, è al lavoro dallo scorso 20 gennaio e sembra aver preso a cuore la sua missione. L’uomo, infatti, sta pensando al benessere dei suoi cittadini in tutti i campi e vorrebbe lanciare una nuova legge volta a diminuire la nicotina presente nelle sigarette. L’obiettivo è rendere le ‘bionde’ meno invitanti e spingere i fumatori ad abbandonare il vizio, oppure a scegliere prodotti ritenuti più sicuri.
Secondo Biden, riducendo i livelli di nicotina nelle sigarette si può combattere la dipendenza. È per questo motivo che la sua amministrazione sta pensando di chiedere alle aziende che si occupano dei tabacchi di fare questa ‘modifica’ ai prodotti che lanciano sul mercato. A rendere nota la volontà del 46° Presidente USA è il Wall Street Journal, che ha citato anche le fonti che sono già a conoscenza del ‘disegno’ di legge.
A giorni, infatti, in America c’è una importante scadenza: i funzionari pubblici devono decidere se vietare o meno le sigarette al mentolo perché questo aroma è considerato più invitante per i giovani. Pertanto, Biden deve scegliere se portare avanti solo questa ‘battaglia’ oppure aggiungere anche quella per la diminuzione della nicotina.
Diminuire la nicotina per abbattere la dipendenza
Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, entrambe le ‘leggi’ di Biden richiedono molto tempo per essere attuate, addirittura anni. Inoltre, l’amministrazione del 46° Presidente USA dovrebbe affrontare anche diverse battaglie legali. Non a caso, Kaelan Hollon, portavoce di Reynolds American che produce le Camel, ha dichiarato alla Cnbc:
“Molti consumatori credono erroneamente che una sigaretta con un contenuto di nicotina molto basso abbia un rischio inferiore rispetto alle sigarette tradizionali. Si tratta di un malinteso che rappresenta un grosso ostacolo nel determinare la proposta di regolamentazione per le sigarette a basso contenuto di nicotina“.
Pertanto, stando a quanto dichiara Reynolds American, la diminuzione della nicotina non abbatterebbe il rischio, ma solo la dipendenza. La domanda, quindi, sorge spontanea: basterà rendere le sigarette meno invitanti per convincere i fumatori a smettere? L’amministrazione Biden crede che sia un passo avanti e spera che, laddove non riesca a stoppare il vizio del fumo, possa dirottare verso altri prodotti più sicuri, come le gomme alla nicotina o le sigarette elettroniche. Nel frattempo, mentre l’America si muove in questa direzione, la Nuova Zelanda vieta le sigarette ai nati dopo il 2004.