In vista dell’arrivo dell’educazione alle relazioni nei programmi ufficiali, Una Nessuna Centomila e AXA Italia si attivano con un ciclo di incontri in 20 medie di 12 regioni italiane.
La fondazione Una Nessuna Centomila e il gruppo assicurativo AXA Italia portano l’educazione affettiva nelle scuole. Organizzato con il supporto di ScuolAttiva, onlus che realizza progetti educativi con le aziende per la responsabilità sociale d’impresa, il progetto si chiama La fatica di essere medie, si rivolge ai preadolescenti e vuole essere una piattaforma per discutere in aula di emotività, relazioni, discriminazioni di genere o religiose e tutte le cause di violenza, inclusi il bullismo, il cyberbullismo e l’omofobia.
Ecco l’educazione affettiva nelle scuole
In vista dell’arrivo ufficiale dell’educazione alle relazioni nei programmi, La fatica di essere medie prevede un ciclo di incontri che coinvolgeranno 20 scuole secondarie di primo grado distribuite in 12 regioni. I temi sono centrali per le nuove generazioni, in particolare la violenza digitale dal doxxing allo slut-shaming: fenomeni in continuo aumento, soprattutto fra minori e adolescenti.
Formatrici, educatrici, operatrici dei centri antiviolenza di Una Nessuna Centomila discuteranno con le ragazze e i ragazzi, accompagnando la visione di un cortometraggio, 101% di Serena Corvaglia. Il film, realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato, vincitore dell’edizione 2024 del contest per digital storyteller La realtà che NON esiste e visibile su RaiPlay, è dedicato alle insicurezze sentimentali e all’amore ai tempi dei social, alla digital life e alle relazioni tossiche.
Il duplice obiettivo del progetto è sensibilizzare le nuove generazioni ed incoraggiare un cambiamento positivo su questioni fondamentali come l’inclusione, la lotta alla violenza di genere e l’autodeterminazione femminile. L’Italia è infatti uno dei tre Paesi in Europa a non avere l’educazione affettiva nelle scuole. In aggiunta, nel 2023 si è posizionato al quart’ultimo posto nella classifica europea The Global Gender Gap stilata dal World Economic Forum, seguita solo da Ungheria, Repubblica Ceca e Turchia.
I primi appuntamenti di La fatica di essere medie hanno avuto luogo all’IC Ugo Foscolo di Torino e all’ICS Giovanni Pascoli di Milano. Le tappe successivo sono a Firenze, Roma, Napoli, Caserta e Latina, con eventi speciali programmati in tre date simboliche: il 25 novembre per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; il 14 febbraio per San Valentino; l’8 marzo per la Giornata internazionale dei diritti delle donne.
AXA Italia contro la violenza di genere
“Le assicurazioni possono e devono giocare un ruolo cruciale nell’anticipare e gestire i rischi, anche quelli sociali – spiega Chiara Soldano, CEO di AXA Italia –. La violenza di genere è uno di questi ed è per contrastarla che pochi mesi fa, in occasione del concerto Una Nessuna Centomila in Arena di cui siamo stati main partner, avevamo annunciato la volontà di dare vita ad un progetto nazionale di sensibilizzazione per le scuole. Oggi sono fiera di vedere la sua concretizzazione, resa possibile anche grazie all’impegno e al contributo fattivo della nostra rete di agenti sul territorio. Con questa iniziativa, pensata insieme alla Fondazione, vogliamo aprire un dialogo e un confronto con le ragazze e i ragazzi, per costruire insieme un domani realmente inclusivo. Con il contributo di tutti, a partire dalle giovani generazioni”.
“Siamo davvero felici che AXA Italia, dopo aver sostenuto il concerto Una Nessuna Centomila, abbia deciso di continuare a supportare la nostra Fondazione con questo progetto di educazione all’affettività nelle scuole – aggiunge Celeste Costantino, la vicepresidente di Una Nessuna Centomila –. È fondamentale promuovere un cambiamento culturale partendo proprio dalle nuove generazioni e dalla loro condizione emotiva, provando così a decostruire stereotipi dannosi per le loro vite e per tutta la società. Come Fondazione, stiamo dedicando molto spazio all’educazione all’affettività, strumento culturalmente di importanza cruciale che nel nostro Paese è ignorato. Stiamo realizzando progetti complessi, in contesti ambientali difficili e, oltre a lavorare direttamente in classe con le studentesse e gli studenti, proponiamo formazione ai docenti”.