L’Italia cresce nella green economy: aziende e professionisti sempre più competitivi

L’Italia cresce nella green economy: aziende e professionisti sempre più competitivi

Lo rivela il rapporto GreenItaly 2024 di fondazione Symbola e Unioncamere: l’Italia prima in Europa nella gestione dei rifiuti.

In Italia, l’investimento nella green economy sta crescendo in maniera sempre più significativa: il nostro Paese è all’avanguardia nella transizione ecologica e nell’economia verde. Lo rivela il rapporto GreenItaly 2024 di fondazione Symbola e Unioncamere. Negli ultimi cinque anni, 571mila imprese italiane – più di un terzo delle aziende nazionali, pari al 38,6% – ha investito in sostenibilità e tutte ne hanno tratto benefici.

In Italia la green economy continua a crescere

Dopo il primato sul vetro, l’Italia allarga i suoi record e si conferma leader europeo nel riciclo, con il 91,6% nella gestione dei rifiuti: una percentuale nettamente superiore alla media europea (57,9%) e alle performance di Germania (75,3%), Francia (79,9%) e Spagna (73,4%).

L’Italia ottiene altri due primati: 46,1 tonnellate di rifiuti per milione di euro prodotto (a fronte della media europea di 70,5 tonnellate) e il 18,7% di tasso d’uso di materia circolare, +7,2% rispetto all’11,5% europeo. Non solo: nel 2023, l’Italia ha installato 5,2 GW di energia rinnovabile, una performance che la fa finire nella Top 10 globale dei Paesi per potenza fotovoltaica installata.

Italia sempre più innovativa e competitiva nella transizione ecologica

All’exploit della green economy italiana contribuisce in modo decisivo la partecipazione crescente delle PMI, sia nel settore industriale che in quello dei servizi. Lombardia, Veneto e Lazio sono le regioni con il maggior numero di imprese verdi, ma cresce pure il Sud: nel Mezzogiorno un terzo delle aziende si trova in questo ramo.

Il report, giunto alla quindicesima edizione, segnala che ad oggi si contano in Italia 3,1 milioni di green jobs: le figure professionali verdi legate alla sostenibilità ambientale sono equivalenti al 13,4% dell’occupazione nazionale e rappresentano il 35% delle nuove assunzioni. Entro il 2028, oltre 2,4 milioni di lavoratrici e lavoratori dovranno acquisire competenze green. Resta la carenza di professionalità specializzate: il 52,6% delle imprese fatica a trovare profili adeguati.

GreenItaly 2024, segnali positivi per la sostenibilità

Questa è una strada che tiene assieme anche la risposta che dobbiamo dare ai problemi che purtroppo emergono con maggiore frequenza: alluvioni, siccità e, perché no, il problema di impoverimento reale del mondo, flussi migratori, con i problemi legati alla capacità della nostra economia di essere più a misura d’uomo e di competere”, ha spiegato nel corso della presentazione Ermete Realacci, il presidente di Symbola.

Per garantire la capacità di competere, l’Europa ha necessità a lungo termine di abbandonare i combustibili fossili e compiere la transizione, evidenziando il nesso – come ha fatto il Rapporto Draghi – decarbonizzazione/competitività. GreenItaly racconta numeri e storie di un’Italia che fa l’Italia, che punta su sostenibilità, innovazione, comunità e territori. Un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte e più capace di futuro”. Il rapporto completo è disponibile sul sito di Symbola.