Mark Zuckerberg e Leonardo Del Vecchio si sono incontrati a Milano per discutere degli smart glass, gli occhiali intelligenti.
A raccontare l’incontro con Leonardo Del Vecchio, fondatore è presidente di Luxottica e presidente esecutivo di EssilorLuxottica, è stato lo stesso Mark Zuckerberg attraverso i suoi canali social. I due si sono visti a Milano e hanno discusso degli smart glass che usciranno nei prossimi anni. I due hanno rinnovato ancora una volta la collaborazione tra Meta e Luxottica nata negli anni scorsi.
Gli occhiali intelligenti: la sinergia tra Meta e Luxottica
Gli accordi tra Meta e Luxottica risalgono a settembre del 2020 e avevano come obiettivo proprio la produzione degli occhiali intelligenti sempre più sofisticati. Questi ultimi hanno dei componenti hardware in grado di effettuare diverse funzioni intelligenti come, ad esempio, connettersi allo smartphone senza cavo, scattare foto e interagire con comandi vocali.
Il primo prodotto nato dalla collaborazione tra Mark Zuckerberg e Leonardo del Vecchio è stato il Ray Ban Stories, che si è contraddistinto per un aspetto apparentemente classico ma in realtà con l’aggiunta di diverse funzioni smart. Tra queste la possibilità di scattare foto, fare video, ricevere chiamate, ascoltare musica e perfino pubblicare sui social.
In merito al primo modello di occhiali intelligenti qualcuno aveva storto il naso per via di preoccupazioni relative alla privacy. I pareri positivi, tuttavia, hanno sovrastato quelli negativi e così Zuckerberg non ha avuto dubbi nel proseguire nel lancio di prodotti inerenti al metaverso.
Il braccialetto Emg
Nel commentare l’incontro Mark Zuckerberg ha parlato di un particolare prototipo del braccialetto Emg “con interfaccia neurale che consentirà di controllare occhiali e altri dispositivi”. Emg è l’acronimo di elettromiografia, ovvero la registrazione dell’attività elettrica dei muscoli. Questo particolare braccialetto rileva l’attività dei muscoli attraverso appositi sensori integrati che consentono di captare gli impulsi trasmessi al midollo spinale per poi tradurli in comandi digitali.
In parole semplici il movimento del polso e delle dita viene utilizzato come imput per gli occhiali dando la possibilità di interagire con l’ambiente virtuale. Dotato di una grande sensibilità, questo braccialetto Emg percepisce anche un movimento minuscolo o, addirittura, l’intenzione di movimento. Una soluzione che risulterà utile anche per le persone affette da disabilità.