Torna l’appuntamento con questo sciame meteorico, capace di illuminare le notti più fredde di dicembre con uno spettacolo celeste.
Il cielo d’inverno si prepara a uno degli eventi astronomici più spettacolari dell’anno: il passaggio delle Geminidi, le stelle cadenti più luminose e numerose del periodo natalizio. Proprio in occasione della festa di Santa Lucia, tradizionalmente associata alla luce e ai desideri, torna l’appuntamento con questo sciame meteorico di straordinaria bellezza, capace di illuminare le notti più fredde di dicembre con un vero e proprio spettacolo celeste.
Le Geminidi: uno spettacolo unico nel cielo d’inverno
Lo sciame delle Geminidi, attivo ogni anno dal 4 al 20 dicembre, raggiungerà il suo picco nella notte tra il 13 e il 14 dicembre 2025, offrendo un’occasione imperdibile per gli appassionati di astronomia e per chiunque voglia ammirare le stelle cadenti più intense della stagione. Secondo le ultime osservazioni dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), questo sciame meteorico può vantare una frequenza di meteore che, in condizioni ottimali di cielo limpido e lontano dall’inquinamento luminoso, oscilla tra le 120 e le 150 meteore all’ora. Numeri che lo rendono paragonabile al celebre sciame delle Perseidi di agosto, spesso considerato il più suggestivo di tutto l’anno.

Caratteristiche peculiari delle Geminidi sono la loro luminosità e la lentezza nel movimento rispetto ad altre meteore. Queste stelle cadenti spesso si presentano con colori vividi e scie persistenti che rimangono visibili per diversi secondi, offrendo uno spettacolo di rara intensità e durata. La loro traiettoria attraversa la volta celeste in modo spettacolare, regalando agli osservatori un’esperienza visiva unica.
A differenza della maggior parte degli sciami meteorici, che derivano dai detriti lasciati dalle comete, le Geminidi hanno un’origine insolita: sono associate all’asteroide 3200 Phaethon, un corpo roccioso dal comportamento peculiare, spesso definito “cometa senza coda”. Studi recenti hanno ipotizzato che Phaethon possa essere il nucleo di una cometa ormai esaurita, caratterizzato da una composizione prevalentemente rocciosa che, durante il passaggio vicino al Sole, rilascia polveri e frammenti che danno origine allo sciame meteorico.
Il termine “Geminidi” deriva dalla posizione del radiante, il punto del cielo da cui sembra che le meteore abbiano origine, situato nella costellazione dei Gemelli. Questa posizione è particolarmente favorevole per l’osservazione, restando alta sull’orizzonte per tutta la durata della notte e culminando nelle ore successive alla mezzanotte. Per il 2025, si prevede che il radiante sarà visibile in modo ottimale intorno all’una di notte del 14 dicembre, rendendo quella la finestra temporale migliore per ammirare la pioggia di meteore.