Nasce a Roma il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia

Nasce a Roma il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia

Partiti i lavori, l’inaugurazione è prevista entro il 2026: l’investimento è di 6,5 milioni di euro.

Roma ospiterà il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia. La struttura sorgerà nel quartiere della Muratella, nel quadrante sud-ovest della città, dove verrà anche ampliato il canile comunale. Partiti i lavori, l’inaugurazione è prevista entro il 2026 per un investimento che è pari a 6,5 milioni di euro. L’ospedale avrà una grandezza di 916 mq e sarà situato al primo piano dell’edificio centrale dove ha sede adesso il canile.

A Roma arriva un ospedale veterinario pubblico

Con la nuova sistemazione degli spazi, al piano terra dell’immobile contiguo sul retro verrà realizzato il pronto soccorso, mentre gli spazi restanti saranno adibiti a sale di visita e ambulatori per accertamenti diagnostici. È inoltre prevista la ristrutturazione e riqualificazione dei servizi che diventeranno uffici e zone d’accesso per l’accoglienza del pubblico e della sala riunioni al primo piano che servirà per convegni e lezioni per studenti.

All’interno l’ospedale sarà strutturato in tre aree comunicanti e distinte: il pronto soccorso con infermeria; le sale operatorie con locale di degenza post-chirurgica e per terapia intensiva, spogliatoi e servizi igienici per il personale; un laboratorio radiografico e uno di analisi, con una stanza per i chirurghi e un’area relax per gli operatori.

Al via la costruzione del primo ospedale veterinario pubblico d’Italia

L’ampliamento dell’area esistente prevede tre nuovi edifici per le cucce di cani e gatti (30 in totale per 60 animali), uno destinato al personale e alle attrezzature di supporto, un modulo dedicato alla degenza degli animali infetti, un parcheggio, un’area recintata destinata allo sgambamento e alla compatibilità dei cani e la recinzione di tutto il lotto.

Roma Capitale lavora al progetto con la Asl Roma 3, l’Università di Tor Vergata e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana. Tra i collaboratori ci sono le Asl Roma 1 e Roma 2, la Direzione Generale Asl Napoli 1 Centro dell’Ospedale veterinario di Napoli, il Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Perugia e l’Ordine dei Medici veterinari della Provincia di Roma.

Ospedale veterinario gratuito: Roma all’avanguardia

È una giornata storica – ha dichiarato il sindaco Gualtieri all’inizio dei lavori – perché dopo tutte le fasi preparatorie, dal reperimento delle risorse alla progettazione, parte il cantiere. Roma avrà finalmente un ospedale pubblico veterinario che non aveva, con tutti i servizi necessari, principalmente per la cura dei tanti cani e gatti che gestiamo nelle nostre tantissime strutture prima di portarli all’adozione. Poi speriamo di poter aprire l’ospedale ai cittadini con forme e criteri che decideremo, partendo da chi adotta gli animali attraverso canili e gattili comunali. Ci siamo ispirati all’esempio di Napoli e sono partite le collaborazioni importanti con le università, per esempio Tor Vergata che ha aperto la facoltà di Veterinaria, e le Asl. È un lavoro di squadra e finalmente Roma fa un passo avanti di civiltà”.

Quando questa amministrazione si è insediata – ha aggiunto l’assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi –, uno dei primi dossier su cui ci siamo messi da subito a lavorare è stato il progetto dell’ospedale veterinario pubblico. Un progetto ambizioso che solo un’altra città, Napoli, aveva realizzato, a gestione regionale: e proprio a Napoli ci siamo recati per vedere l’ospedale veterinario, gestito dalla Asl Napoli 1 insieme all’Università Federico II e che rappresenta un’esperienza positiva in questo ambito. Lo abbiamo fatto per capire come avrebbe potuto essere questa struttura, quale gestione, quali strade intraprendere per avviare un procedimento complesso. Le buone pratiche servono, bisogna avere la prontezza di assorbirle, trasformarle, farle proprie e trasferirle poi a nostra volta. La realizzazione dell’ospedale veterinario è un percorso collettivo, che stiamo compiendo credendo fermamente che il diritto alla cura e alle cure riguardi tutti, anche gli animali di cui Roma Capitale nelle sue strutture si fa carico. Il servizio pubblico, a chiunque esso sia destinato e qualunque servizio eroghi, è il metro della parità e della tutela dei diritti di tutte e tutti: migliorarlo e ampliarlo, vuol dire garantire i diritti di un numero più grande di persone e, in questo caso, di animali”.