Pane e libri, la ricetta di sei donne per salvare il borgo di Egro

Pane e libri, la ricetta di sei donne per salvare il borgo di Egro

Sei amiche, appassionate di lettura, hanno trasformato la vecchia bottega della frazione dove il panettiere porta le michette in una biblioteca-panetteria, ribattezzata “Pane e libri”.

Noi vogliamo il pane, ma vogliamo anche le rose. Vogliamo tutte le cose belle, tutte le cose belle della vita“, rivendica il sindacalista Sam nel film Bread and Roses di Ken Loach, riecheggiando il celebre slogan di uno sciopero degli operai tessili di Lawrence del 1912.

A Egro, piccola frazione di 70 anime del comune di Cesara, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, questo motto l’hanno preso sul serio. Un gruppo di donne ha deciso di rianimare il borgo sul Lago d’Orta, ormai in via di spopolamento, con un’iniziativa che unisce cibo e benessere. Al posto delle rose, però, ci sono i libri.

Egro di Cesara: Pane e libri, l’impresa di sei amiche sul Lago d’Orta

Nello spazio comunale che una volta ospitava l’ambulatorio medico, l’aula di catechismo e la scuola elementare, sei amiche – Anna, Barbara, Marina, Ornella, Patrizia e Valeria – si sono rimboccate le maniche e hanno trasformato quella vecchia bottega in una piccola biblioteca-panetteria.

Pane e libri, la ricetta di sei amiche a Egro

Tutto è cominciato quando, nei mesi del lockdown, i pochi abitanti di Egro hanno riscoperto il piacere della lettura. Peccato che in paese non ci siano librerie né edicole, ma nemmeno un alimentari. È così che le sei donne, lontane dallo stereotipo della femminilità fragile, si sono attivate per fare cultura ed impresa.

L’idea è stata tanto semplice quanto geniale: nel locale del comune dove ogni mattina il panettiere porta michette, campagnole e lingue di suocera, far nascere “Pane e libri“. Vuoi una biova soffice e bianchissima? Puoi prendere anche uno dei libri più letti dell’anno. Desideri la grissia o il panet? Ti ritrovi a passeggiare con un saporito pane di grano tenero in una mano e un classico di Italo Calvino o Beppe Fenoglio nell’altra.

Come funziona “Pane e libri”?

Barbara è stata la prima a mettere a disposizione i suoi volumi ed è stata seguita a ruota da Anna, Marina, Ornella, Patrizia e Valeria. I libri si possono prendere gratuitamente. Una volta terminati, si riportano indietro e si scambiano con altri testi. L’unica condizione, imposta dalle norme anti-Covid, è che la restituzione deve avvenire in un’apposita cassetta.

Oltre che essere la storia di una scommessa vinta – aprire una libreria-alimentari in meno di un mese in un paese che sta rischiando di scomparire – quella di “Pane e libri” è anche la nascita di uno spazio di condivisione e di un luogo dove poter far giocare i bambini. “In qualche modo – spiegano le animatrici a La Stampa la cultura torna a prendersi lo spazio che aveva una volta“.

Magari, man mano che si spargerà la voce di questa piccola biblioteca che profuma di farina e crosta croccante, crescerà pure il numero di persone che vorranno visitare uno dei borghi rurali più suggestivi del Lago d’Orta.