Il governo di Mario Draghi ha elaborato un piano per uscire dal lockdown in cui si trova l’Italia, che sarà attuato dal 26 aprile 2021. Ecco le misure previste.
Il governo Draghi ha elaborato un piano per il ritorno alla normalità. L’Italia, infatti, uscirà dal lockdown a partire dal 26 aprile 2021, data in cui saranno attuate le prime riaperture previste dal calendario. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve, con relativa conferenza stampa del premier che parlerà delle novità in programma. Ecco tutte le misure che saranno attuate a partire dalla fine del mese corrente.
Italia fuori dal lockdown? Il piano del Governo Draghi
Dal 26 aprile 2021, l’Italia intera esce dal lockdown imposto per contenere l’emergenza COVID-19. Il governo Draghi ha messo a punto un piano per ritornare alla normalità, che interesserà i cittadini, le attività commerciali e quelle artistiche. Nello specifico, cambiano le regole del coprifuoco, delle manifestazioni all’aperto, con novità anche per le attività di ristorazione.
L’ufficialità delle nuove misure dovrebbe arrivare a breve, mediante una specifica conferenza stampa da parte del governo che deve anche valutare i dati dell’ISS in merito ai contagi. Se i dati, infatti, saranno confortanti, si procederà all’allentamento delle restrizioni che hanno interessato ogni regione del paese, divise tra diverse colorazioni (giallo, arancione e rosso). Lo Stivale, dunque, potrebbe passare in zona gialla prima della fine del mese, ribaltando la decisione precedente di tenere il paese in zona rossa fino al 30 aprile.
- 26 aprile. Se le condizioni saranno favorevoli, si potrà ripristinare la zona gialla nelle regioni dove l’epidemia sta progressivamente rallentando, mediante un apposito decreto legge.
- 1° maggio: tutta l’Italia ritornerà in zona gialla e, per questo, le attività di ristorazione potranno riaprire a pranzo.
- Verso la fine del quinto mese del 2021, invece, inizierà a cambiare il coprifuoco dalle 22 a mezzanotte, fino alla riapertura di sera di tutti gli esercizi commerciali.
- Da giugno ripartiranno gli spettacoli all’aperto, però, con capienza ridotta fino al 30%, per poi procedere alla riapertura di piscine e palestre verso la metà di giugno.
- Nel mese di settembre, dunque, il paese potrà ritornare gradualmente alla normalità.
Sono misure che, come sottolinea lo stesso Presidente del Consiglio, permetteranno ai cittadini di “tornare a guardare al futuro“. Per questo è da valutare anche la progressiva riapertura delle regioni, consentendo gli spostamenti.
Modalità di uscita dalle restrizioni: allentamento graduale o drastico?
L’Italia – come molti altri paesi del mondo – fronteggia l’emergenza sanitaria dal mese di marzo 2020. In questo anno, molte sono state le misure restrittive che sono state attuate al fine di tenere sotto controllo i contagi e cercare di allentare la diffusione del virus. Molte le attività che hanno sofferto di chiusure e limiti imposti per contenere l’epidemia e che gridano, a gran voce, di poter ritornare alla normalità. Per questo motivo, c’è chi vuole che si applichi un certo livello di rigore, con aperture graduali e scaglionate e chi, invece, punta alla riapertura delle attività commerciali, di cinema e di teatri, sospendendo anche il divieto di spostamento tra regioni.
Per optare per una riapertura completa, bisognerà – ad ogni modo – aumentare il distanziamento – ad esempio per piscine e palestre di almeno 2 metri, ma anche per ristoranti e pub – riducendone, però, la capienza. Le Regioni stanno spingendo per l’abolizione del coprifuoco, al fine di dare una boccata d’aria anche alle attività all’aperto – come bar e ristoranti – in modo da far riprendere l’economia, sempre nel pieno rispetto delle norme, che prevedono, per l’appunto, l’uso della mascherina e l’attuazione della distanza di sicurezza.