Prezzi alti delle case a Milano: la denuncia tramite street art

Prezzi alti delle case a Milano: la denuncia tramite street art

Il caro affitti e i prezzi alti delle case a Milano sono stati il tema dell’opera ‘Home, expensive home’ dell’artista Cristina Donati Meyer.

Un’edicola di giornali è stata trasformata dall’artista Cristina Donati Meyer in un’opera di arte pubblica dal titolo Home, expensive home, proprio per lanciare un messaggio sul mercato immobiliare del capoluogo lombardo. Il caro affitti e i prezzi delle case a Milano stanno diventando sempre più insostenibili al punto che le persone con un reddito medio, soprattutto le famiglie, si trovano quasi impossibilitati a vivere in città.

Home, expensive home

L’edicola trasformata in un’opera di arte pubblica si trova a Piazza del tricolore, sequestrata dal Comune di Milano, attualmente è chiusa. E proprio questa struttura è stata trasformata da Cristina Donati Meyer in una vera e propria casetta fatta di mattoni rossi. Con tanto di porte e finestre la casa ha un cartello affisso all’esterno dell’Agenzia “Cara Casa”. Il cartello spiega che la casa è stata messa in affitto a “soli” 3.500 euro al mese per quattro metri quadrati. Nel dettaglio l’annuncio riporta le seguenti parole: “Ottima visuale, nel centro di Milano. Ampio giardino adiacente, mensa dei poveri 5 stelle a 20 metri, cucina abitabile e rifiniture di pregio”. Il messaggio è una chiara denuncia contro i prezzi del mercato immobiliare milanese che stanno mettendo in crisi numerose famiglie e persone con un reddito medio.

Vista panoramica di Milano dall’alto

I prezzi delle case a Milano

Negli ultimi tempi il mercato immobiliare del capoluogo lombardo è senza controllo. Questo aumento dei prezzi sembra non trovare un freno e nemmeno le politiche pubbliche sono attualmente intervenute. Gli studi immobiliari parlano di un costo cittadino di almeno 6.000 euro al metro quadro per il nuovo e di 4.000 per il vecchio costruito. A questo si aggiunge il fatto, per quanto riguarda gli affitti, che la maggioranza degli appartamenti disponibili sono stati trasformati in B&B o affitti brevi, diminuendo di molto, dunque, il numero degli alloggi disponibili. Di conseguenza è avvenuta una desertificazione del mercato e un aumento senza freni dei costi degli alloggi di medio e lungo termine.