L’intelligenza artificiale come alleato in campo medico per ottenere diagnosi più dettagliate e un aiuto importante in terapia intensiva.
Nell’unità di terapia intensiva del futuro, il livello di dolore del paziente sarà catturato attraverso segnali visivi come i movimenti del corpo e le espressioni facciali attraverso l’intelligenza artificiale. I sensori registreranno i movimenti della testa e degli arti, la postura e la mobilità. Altri monitor rileveranno e regoleranno i livelli di luce e rumore a livelli ottimali. Gli algoritmi informatici analizzeranno i dati che fluiscono dal paziente e dalla sua stanza, offrendo ai medici la possibilità di prendere decisioni terapeutiche più tempestive e precise.
Intelligenza artificiale in terapia intensiva
L’intelligenza artificiale può rappresentare un aiuto molto importante in terapia intensiva e per l’elaborazione di diagnosi più precise. Per rendere tutto ciò realtà, un gruppo di ricercatori della University of Florida Health sta sviluppando una terapia intensiva intelligente, un sistema di monitoraggio autonomo del paziente, guidato dall’intelligenza artificiale.
Infermieri e medici entrano ed escono da una stanza di terapia intensiva, più e più volte, rilevando le condizioni del paziente e i parametri fisiologici. I macchinari – in una terapia intensiva intelligente – non si fermano mai, raccogliendo dati da telecamere, sensori indossabili, sensori di luce, misuratori di rumore e altre apparecchiature.
Elena Bignami, direttrice dell’Unità operatia 2a Anestesia e rianimazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, studia – insieme al suo gruppo di ricerca – l’impatto che l’Intelligenza artificiale esercita nell’ambito della rianimazione e dell’anestesia, nonché in emergenza e urgenza.
Al Corriere della Sera, dice: “Le variabili per ogni singolo paziente sono moltissime e in continuo mutamento nelle 24 ore, moltiplicate per i giorni di degenza. Per noi avere uno strumento che ci aiuti nel tenere in considerazione tutte queste variabili è fondamentale, perché l’analisi dei dati oltretutto non è falsata da nostri errori o da, in qualche modo, nostre preferenze”.
L’IA per ottenere diagnosi più precise ed accurate
Acquisire, analizzare e agire in base a tali informazioni dovrebbe migliorare la cura del paziente e facilitare il processo decisionale dei medici, che possono elaborare, in tal senso, diagnosi più precise ed accurate.
I ricercatori puntano a creare un sistema basato sull’intelligenza artificiale che sia sufficientemente potente e accurato da prevedere se un paziente in terapia intensiva potrebbe migliorare o peggiorare. Gli algoritmi che vagliano enormi quantità di dati sui pazienti potrebbero – un giorno – fornire ai medici un nuovo strumento, di importanza cruciale: il tempo per prendere decisioni prima che le condizioni di un paziente cambino.
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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2022 8:56