La ASL3 di Genova è la prima azienda sanitaria italiana ad utilizzare Evenity, il farmaco a base di romosozumab che rigenera le ossa contro l’osteoporosi.
Un nuovo farmaco per la cura dell’osteoporosi, in grado di bloccare la rarefazione ossea quando si manifesta in forma grave nelle donne in post-menopausa. È l’Evenity a base di romosozumab e la ASL3 di Genova è la prima azienda sanitaria in Italia ad utilizzarlo per la prevenzione delle fratture osteoporotiche nelle persone più a rischio. È da tre settimane che la terapia con questo farmaco è prescritta alle pazienti delle strutture di Reumatologia e Malattie Metaboliche Ossee e Prevenzione delle Fratture nell’Anziano.
Farmaco osteoporosi: a Genova arriva il romosozumab
Evenity è il primo farmaco anabolico approvato negli ultimi 15 anni da FDA, EMA e ora AIFA. Romosozumab è un anticorpo monoclonale che blocca gli effetti della sclerostina, una proteina prodotta dagli osteociti. Attivando le cellule del rivestimento osseo, il romosozumab aumenta la formazione ossea, la produzione di matrice ossea da parte degli osteoblasti e il reclutamento di cellule osteoprogenitrici.
Il romosozumab è il primo di una nuova categoria di farmaci “costruttori di ossa” in grado di prevenire le fratture osteoporotiche. Il principio attivo blocca la perdita di osso e favorisce la formazione di osso nuovo e “giovane”. Inizialmente Evenity è utilizzabile solo in donne in post-menopausa che presentano una osteoporosi severa e che non hanno avuto benefici dall’utilizzo dei farmaci già in commercio.
Il farmaco è stato sviluppato da UCB e da Amgen. Per ogni dose mensile devono essere effettuate due iniezioni, una immediatamente dopo l’altra, nell’addome, nelle cosce o nella parte superiore delle braccia. Raggiunta l’ultima dose delle 12 complessive, la paziente deve discutere con il medico curante la necessità di passare a un altro trattamento per l’osteoporosi. Evenity è rimborsabile dal SSN. Il foglietto illustrativo è disponibile sul sito di Codifa.
Gli specialisti fanno sapere che nelle donne che hanno sperimentato il romosozumab sarà possibile per la prima volta curare definitivamente l’osteoporosi. “Ci si aspetta molto da questo farmaco – spiegano – che per le sue caratteristiche cliniche sarà il più efficace nella lotta all’osteoporosi mai commercializzato nella storia. Il farmaco era già presente negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa da circa 12-18 mesi, e finalmente, dopo le procedure autorizzative necessarie, anche le pazienti italiane ne potranno beneficiare”.
Romosozumab per l’osteoporosi approvato in Italia
Hanno espresso estrema soddisfazione per l’iniziativa il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale alla Salute Angelo Gratarola e il direttore generale della ASL3 Carlo Bottaro. È l’ennesima sfida della sanità ligure dopo la recente svolta impressa al Gaslini, trasformato nel primo IRCCS pediatrico italiano diffuso sul territorio.
“Un trattamento innovativo – scrive Toti sui social – che conferma l’eccellenza rappresentata dai nostri specialisti anche nella ricerca scientifica: grazie a tutto il personale sanitario dell’azienda impegnato nella cura di questa patologia, che potrà cambiare in modo significativo la qualità di vita di tante donne”.
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ultimo aggiornamento: 24 Ottobre 2022 11:36