L’aumento dei prezzi del gelato in Italia nel 2025: fra rincari energetici e variazioni territoriali, come cambia il piacere estivo.
Il gelato, simbolo estivo per eccellenza, è al centro di un’analisi che rivela un aumento significativo dei prezzi in Italia nel 2025. Nonostante un incremento del 4% nei consumi, il costo medio di un chilo di gelato confezionato è salito del 30% rispetto al 2021. Firenze emerge come la città più cara, mentre Macerata rimane la più economica. Le ragioni di questi rincari sono molteplici, dalla crisi energetica all’aumento dei costi delle materie prime. Tuttavia, nonostante l’aumento dei prezzi, il gelato continua a essere un piacere irrinunciabile per molti italiani.

Incremento dei prezzi del gelato: una questione di consumo e rincari
Con l’arrivo dell’estate, il gelato torna protagonista delle giornate calde. L’analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi, basata sui dati dell’Osservatorio prezzi del Mimit, evidenzia come il prezzo medio di un chilo di gelato confezionato sia passato da 4,54 euro nel 2021 a 5,87 euro nel 2025, segnando un aumento del 30%. Questo rincaro non ha però scoraggiato i consumatori: i dati mostrano un incremento del 4% nei consumi rispetto all’estate del 2024. Il gelato, dunque, si conferma come un piacere irrinunciabile per molti italiani, nonostante i costi crescenti.
Le differenze territoriali: Firenze e Macerata agli estremi opposti
L’analisi rivela notevoli differenze nei prezzi del gelato tra le varie città italiane. Firenze guida la classifica delle città più costose, con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo. Altri centri urbani con prezzi elevati includono Forlì, Bolzano, Ravenna e Biella. Al contrario, Macerata si distingue come la città più economica, con un costo di 4,55 euro al chilo, seguita da Treviso e Cuneo. Questi dati sottolineano un’Italia divisa anche sul fronte dei piaceri estivi, con significative differenze nel costo del gelato da nord a sud.
Rincari trainati da fattori economici e geopolitici
Le ragioni dietro il caro gelato sono complesse e legate a fattori economici globali. La crisi energetica, l’aumento dei costi di trasporto e la guerra in Ucraina hanno contribuito a rendere più costose le materie prime fondamentali, come il cacao. Alcune città hanno visto rincari particolarmente significativi: Padova, Modena e Livorno hanno registrato aumenti rispettivamente del 54,3%, 50,4% e 43,5%. In questo contesto, solo sei province italiane sono riuscite a mantenere gli aumenti sotto il 20%. Nonostante questo scenario, il consumo di gelato in Italia rimane alto, con circa 2 chili pro capite all’anno, e il settore del gelato confezionato continua a generare un giro d’affari di 1,9 miliardi di euro.
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ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2025 9:46