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Smartphone nuovo, gli errori che fanno tutti: possono costarti caro già al momento dell’acquisto

Uno dei problemi più frequenti riguarda la gestione errata del trasferimento dei dati. Molti utenti tendono a lasciare tutto com’è

Con l’evoluzione continua dei sistemi operativi, in particolare Android, è fondamentale conoscere quali sono gli errori più comuni da evitare per sfruttare al meglio il proprio dispositivo e preservarne le funzionalità nel tempo.

Uno dei problemi più frequenti riguarda la gestione errata del trasferimento dei dati. Molti utenti tendono a lasciare tutto com’è, senza organizzare in modo selettivo il passaggio di contatti, foto, messaggi e applicazioni dal vecchio al nuovo smartphone. Questo può portare a perdita di dati importanti o all’importazione di file inutili che rallentano il dispositivo o, peggio, contengono malware. Il consiglio è affidarsi esclusivamente ai servizi ufficiali come iCloud per iPhone o Google Backup per Android, e scegliere con attenzione quali dati trasferire, evitando un backup indiscriminato.

Immediatamente dopo l’acquisto è indispensabile installare tutti gli aggiornamenti di sistema e delle app. Saltare questa fase può esporre il dispositivo a bug e vulnerabilità di sicurezza, oltre a causare incompatibilità con le applicazioni più recenti. Versioni obsolete del sistema operativo limitano l’accesso a nuove funzionalità e possono compromettere la stabilità e la sicurezza del device.

Cura del dispositivo e gestione delle risorse: protezione e ottimizzazione

Un altro errore comune è quello di sottovalutare la protezione fisica del telefono. Non applicare subito una custodia protettiva e una pellicola o vetro temperato per lo schermo espone il device a rischi concreti: anche una caduta lieve, soprattutto nei primi momenti di utilizzo, può causare danni irreparabili. È pertanto consigliabile investire in accessori di qualità che garantiscano un’efficace protezione contro gli urti.

Spesso gli smartphone, specialmente quelli con sistema operativo Android, arrivano con numerose app preinstallate (bloatware) che molti utenti non utilizzano mai. Mantenere queste applicazioni attive consuma inutilmente spazio, RAM e batteria. La migliore pratica è disinstallarle o disattivarle per liberare risorse e migliorare le prestazioni complessive del dispositivo.

Un altro aspetto da non trascurare è la gestione dei servizi come Bluetooth, Wi-Fi e localizzazione, spesso attivi di default anche quando non necessari, contribuendo a un consumo eccessivo della batteria. È consigliabile disattivare questi servizi quando non in uso, riattivandoli solo al bisogno, per ottimizzare la durata della batteria.

Il sistema operativo Android, in continua evoluzione, presenta numerose funzionalità avanzate ma anche insidie per i nuovi utenti. Tra gli errori più diffusi c’è quello di chiudere troppo spesso le app: contrariamente a quanto si crede, forzare la chiusura delle applicazioni non risparmia batteria, ma ne aumenta il consumo perché il sistema deve continuamente riavviarle. Android gestisce autonomamente le app in background e interviene per liberare risorse quando necessario, quindi è meglio lasciare che sia il sistema a occuparsene.

Un altro errore frequente è concedere troppo facilmente autorizzazioni alle app, permettendo loro di accedere a dati sensibili come la posizione o i contatti. È buona norma valutare attentamente ogni richiesta di autorizzazione, preferendo concessioni temporanee “Solo questa volta” per app utilizzate sporadicamente, e controllare periodicamente le autorizzazioni dalle impostazioni del dispositivo.

Molti utenti non sfruttano il menu sviluppatori di Android, che consente di ottimizzare e personalizzare molte funzionalità del dispositivo, migliorandone l’efficienza. Tuttavia, è necessario un utilizzo consapevole per evitare modifiche che potrebbero compromettere la stabilità del sistema.

Inoltre, non tutti sanno che molte funzionalità di Android possono essere potenziate con app di terze parti, come launcher alternativi che migliorano l’esperienza utente e personalizzano l’interfaccia. Sperimentare con queste applicazioni può rendere lo smartphone più funzionale e intuitivo.

Un mito da sfatare riguarda l’uso di antivirus su Android: il sistema integra Google Play Protect, che monitora costantemente le app per evitare malware. Installare un antivirus può essere utile solo in caso di dispositivi già infetti, ma in condizioni normali può rallentare il device senza offrire benefici significativi.

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ultimo aggiornamento: 19 Dicembre 2025 11:18

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