Oggi le aziende devono tassativamente guardarsi le spalle dagli attacchi informatici, perché in gioco c’è tanto, tantissimo.

Non si parla soltanto dei dati dei clienti e delle informazioni secretate, ma anche del proprio brand e della fiducia che i consumatori ripongono in un dato marchio. E in una società oramai votata alla digitalizzazione, la tutela dei dati e la sicurezza informatica sono diventati i fondamenti per qualsiasi tipo di business.

La cybersecurity, da questo punto di vista, può fornire più di una soluzione, ma partendo da una premessa: con l’evoluzione delle tecnologie, nessuna misura difensiva può dirsi insuperabile nel lungo termine. Ecco, dunque, una lista delle strategie difensive che ogni impresa dovrebbe adottare.

Cyber sicurezza

Antivirus professionale e firewall

Gli antivirus rappresentano la prima linea di difesa contro le minacce informatiche. Questi software eseguono una scansione del sistema alla ricerca di malware e altre criticità, compresi i virus, che potrebbero danneggiare il computer o rubare dati sensibili. Un antivirus professionale utilizza degli algoritmi così sofisticati da poter individuare anche i trojan più recenti e nascosti, assicurando così una protezione ottimale.

Il firewall, invece, funziona come una sorta di barriera, che si pone tra la rete di un’azienda e il mondo esterno (ovvero Internet). Il suo compito, in realtà, somiglia più che altro a quello di un filtro, o di un ponte levatoio: serve per consentire l’accesso soltanto alle fonti di traffico autorizzate, impedendo le connessioni indesiderate e prevenendo gli attacchi diretti al sistema.

Il mix di queste due tecnologie rappresenta la base per ogni azienda desiderosa di proteggersi da alcune delle minacce informatiche più diffuse, come nel caso degli attacchi DDoS. Ovviamente il firewall deve essere comunque configurato nel modo corretto, dunque è necessario il supporto e l’intervento costante di una figura specializzata.

Crittografia dei dati e computer quantici

La crittografia trasforma le informazioni in un formato che possono essere decifrate solo da chi possiede una chiave speciale. È come un lucchetto digitale, che protegge le informazioni sensibili delle aziende (e degli utenti) dai criminali informatici, come avviene ad esempio durante una transazione finanziaria.

Va però sottolineata una possibile criticità, che viene tra l’altro espressa anche da questo articolo sul futuro della crittografia scritto da ExpressVPN. Si fa riferimento allo sviluppo dei cosiddetti computer quantici, che utilizzano le leggi della meccanica quantistica per eseguire calcoli a velocità che i computer tradizionali non possono raggiungere. Questo potrebbe permettere loro di decifrare le chiavi crittografiche in un lasso di tempo molto più breve, rispetto a quanto richiesto dai computer tradizionali.

Tale tecnologia è ancora in una fase molto precoce del suo sviluppo, e ci vorranno degli anni prima che sia pronta per essere utilizzata su larga scala. Di contro, come recita il famoso detto popolare, prevenire è meglio che curare. Significa che le aziende devono tenere alta la soglia di attenzione, preparandosi per questa evenienza, e informandosi dunque sugli sviluppi della crittografia post-quantistica. Un nuovo sistema basato su problemi matematici di una complessità tale da renderli inattaccabili anche dai quantum computer.

Altre soluzioni per la sicurezza informatica aziendale

Impossibile non citare l’autenticazione a due fattori, conosciuta anche come 2FA. Questa tecnologia aggiunge un ulteriore livello di protezione oltre alla semplice password, richiedendo all’utente di fornire una seconda parola o codice di sicurezza, di solito inviato via SMS e noto come OTP. Tale sistema riduce notevolmente la probabilità che un attacco informatico abbia successo.

Poi, è bene sottolineare l’importanza del backup: un processo che consiste nel copiare o archiviare i dati, in modo che possano essere recuperati in caso di perdita o compromissione, come può avvenire in seguito ad un attacco ransomware o ad un guasto hardware. Avere una copia di backup permette di ripristinare i dati alle condizioni precedenti, garantendo così la continuità operativa dell’azienda.

Infine, ecco il principio del privilegio minimo, o PoLP. Si tratta di un concetto chiave nell’ambito della cybersecurity, e si basa su questa logica: concedere ad una certa categoria di utenti i diritti di accesso necessari per eseguire una task specifica, ma senza andare oltre. Per esempio, un utente potrebbe avere accesso ad un particolare database per svolgere il proprio lavoro, ma potrebbe non possedere i diritti per modificare i file.

Questo principio riduce al limite i danni che un potenziale attacco hacker potrebbe provocare, una volta ottenuto l’accesso ad un account aziendale.

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ultimo aggiornamento: 09-12-2023


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