Vittorio Pisani è stato nominato capo della Polizia di Stato dal Governo Meloni: ecco chi è, dalla carriera agli arresti.
Calabrese di nascita ma napoletano di adozione, il nome di Vittorio Pisani è noto nell’ambito della criminalità organizzata. E’ a lui, infatti, che si devono molti degli arresti dei camorristi latitanti degli ultimi anni. Per volere del Governo Meloni, nel mese di maggio 2023 è stato nominato Capo della Polizia di Stato.
Chi è Vittorio Pisani: la biografia
Classe 1967, Vittorio Pisani nasce il 22 maggio 1967 a Catanzaro, ma si trasferisce ben presto a Napoli per motivi di lavoro. Entrato in polizia, nel 1990 viene affidato alla squadra mobile della città ai piedi del Vesuvio. E’ in questo periodo che la sua carriera si consolida, tanto che nel 1997 viene nominato capo della sezione omicidi. A soli 31 anni, dopo la cattura di quattro boss della camorra appartenenti all’Alleanza di Secondigliano, diventa vicequestore. Trasferito momentaneamente a Roma per lavorare come dirigente al Servizio centrale operativo, che coordina il lavoro delle squadre mobili locali, torna a Napoli nel 2004.
Nella città partenopea guida la squadra mobile e mette a segno diversi arresti importanti nell’ambito della criminalità organizzata, come: Antonio Iovine, detto “o’ Ninno”, uno dei principali boss dei Casalesi, e Paolo di Mauro, detto “Paoluccio o’ infermiere”, capo del clan dei Contini. Nel 2011 Pisani mette le manette anche ad un altro camorrista latitante, ovvero Michele Zagaria dei Casalesi.
Nominato direttore della Direzione centrale dell’immigrazione nel 2014, poi passa all’Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI) per volere di Giuseppe Conte, all’epoca Presidente del Consiglio. Nel 2023, per volere del Governo Meloni Pisani diventa capo della Polizia di Stato, sostituendo Lamberto Giannini.
Vittorio Pisani: le accuse di Salvatore Lo Russo e le polemiche su Saviano
Vittorio Pisani ha avuto una carriera di tutto rispetto, anche se nel 2010 ha subito una battuta d’arresto a causa di alcune accuse infamanti mosse da Salvatore Lo Russo. L’uomo, ex capo camorrista, dichiarò di avergli fatto dei regali in cambio di un trattamento di riguardo. Pisani è stato indagato per rivelazione di segreto, favoreggiamento, abuso d’ufficio e falso, ma nel 2015 ha ottenuto giustizia. E’ stato completamente scagionato e assolto in tutti i gradi di giudizio, mentre Lo Russo è stato condannato in primo e secondo grado per calunnia.
Precedentemente, precisamente nel 2009, Pisani è finito al centro di un’altra polemica. Intervistato dal Corriere della Sera, aveva dichiarato di essere contrario alla scorta di Roberto Saviano. All’epoca, Vittorio era capo della squadra mobile di Napoli, mentre lo scrittore aveva dato alle stampe da tre anni il libro Gomorra. “Demmo parere negativo. Tantissime persone impegnate contro i clan restano senza difesa. (…) Sono perplesso quando vedo scortare persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni“, aveva dichiarato al quotidiano.
3 curiosità su Vittorio Pisani
-L’arresto del boss Michele Zagaria è stato raccontato in una fiction Rai. Il protagonista, colui che vestiva i panni di Vittorio Pisani, è stato interpretato da Claudio Gioè.
-Pisani è sposato e ha due figli, ma non si hanno informazioni sul loro conto.
-I guadagni di Vittorio non sono noti, ma si ipotizza che possa percepire massimo 240 mila euro all’anno, tetto massimo stabilito dalla Legge Madia per i dirigenti pubblici.
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ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2023 10:47