Le luminarie a tempo potrebbero essere una soluzione per le luci di Natale per non incidere troppo sulla bolletta della luce.
Alcuni Comuni della Lombardia hanno deciso di non rinunciare alle decorazioni natalizie nonostante gli aumenti vertiginosi delle bollette della luce. Una delle soluzioni più semplici riguarda la riduzione degli addobbi e la decisione di destinare quei fondi a famiglie in difficoltà. Un’altra riguarda invece le luminarie a tempo, ovvero accendere le luci soltanto in una determinata fascia oraria. Un modo per non rinunciare del tutto al calore dell’atmosfera natalizia.
La proposta delle luminaria a tempo
Il periodo di Natale è il più magico di tutto l’anno e si sta per avvicinare. Una parte immancabile dell’atmosfera di quei giorni sono sicuramente gli addobbi luminosi, sia delle attività commerciali che del Comune. Quest’anno però i costi delle bollette della luce sono davvero insostenibili e in un primo momento la soluzione più immediata sembrava quella di rinunciare alle luci. Alcuni Comuni lombardi però hanno pensato a questa soluzione delle luminarie a tempo. Ad esempio a Brescia le luminarie saranno accese dalle ore 17:00 alla mezzanotte, ad eccezione del sabato che verranno lasciate fino all’una di notte.
A Godiasco e Zeme si spengono le luci
Se in alcuni Comuni l’accensione delle luci è stata ridotta grazie all’idea delle luminarie a tempo, altrove si procederà in maniera più drastica. E’ il caso, ad esempio, di Godiasco e Zeme, località in provincia di Pavia. Nel primo caso si è optato per l’eliminazione totale delle luci natalizie o quasi (ne verranno installate soltanto un paio) per destinare quei fondi, circa 7 mila euro, in misure di assistenza per i cittadini che hanno più difficoltà con le bollette della luce. A Zeme, invece, i circa 2.500 euro previsti verranno utilizzati per creare delle borse alimentari, ovvero delle raccolte di beni di prima necessità sempre per chi ne ha più bisogno.