Secondo uno studio un esame del sangue, test Galleri, può rilevare il cancro in 3 casi su 4. Nell’85% dei casi indica anche il sito d’origine.
Il nuovo studio è stato presentato al meeting ASCO e potrebbe fungere da svolta nella diagnosi precoce. Secondo la ricerca un esame del sangue, chiamato Galleri, rileverebbe più di 50 tipi di cancro con una precisione del 75%. Inoltre il test riuscirebbe ad individuare anche il sito d’origine del tumore. In questo modo si potrebbe diagnosticare un cancro con grande anticipo e intervenire immediatamente al fine di scongiurare gli stati avanzati della malattia.
Il nuovo studio sul test del sangue per il cancro
I risultati dello studio, chiamato SYMPLIFY, sono stati presentati il 3 giugno durante il meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) che si svolge a Chicago, negli Stati Uniti. Lo studio è stato condotto da un team di ricerca del Dipartimento di Oncologie dell’Università di Oxford, sotto l’egida del servizio nazionale britannico (NHS) e in collaborazione con il Dipartimento di scienze della salute delle cure primarie Nuffield, della Primary Care Clinical Trials Unit e dell’Ufficio per le sperimentazioni cliniche sull’oncologia.
Come funziona il test Galleri
Nello studio sono state coinvolte circa 5.500 persone con sintomi sospetti. Tutte sono state sottoposte al test Galleri, noto anche come MCED (multi-cancer early detection), ovvero un’analisi del sangue. Grazie ai sistemi di sequenziamento di ultima generazione e agli algoritmi di apprendimento automatico, ovvero un’intelligenza artificiale, il test cerca i biomarcatori del cancro, cioè frammenti di DNA delle cellule tumorali (ctDNA) che vengono rilasciati nel sangue prima della comparsa dei sintomi. Mentre si fanno sempre più passi avanti nella ricerca sui tumori il test Galleri, messo a punto dalla società statunitense GRAIL, è riuscito ad individuare il cancro in 323 persone.
Successivamente, tra le 323 persone, 244 hanno ricevuto una diagnosi di tumore tramite metodi tradizionali. Il test mostra dunque una precisione del 75% con falsi positivi pari solo al 2,5%. Inoltre nell’85% dei casi il test ha rilevato anche la fonte del cancro. Tuttavia ad oggi il test deve essere ancora perfezionato. La sensibilità infatti è parsa più elevata nei casi di cancro in stadio avanzato. Il test è in fase sperimentale e, prima di poter essere inserito nella pratica clinica concreta, mira ad individuare il cancro in fase precoce.
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ultimo aggiornamento: 23-08-2023