Il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente approvato il Piano strategico del turismo per il periodo 2023-2027: numerose novità in arrivo per le guide.

Il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza della premier Giorgia Meloni, ha ufficialmente approvato il Piano strategico del turismo per il periodo 2023-2027. Sono numerose le novità in arrivo per le guide e gli operatori del settore. Su proposta dei ministri Santanché, Urso, Nordio, Calderoli e Sangiuliano, il Cdm ha infatti approvato un disegno di legge che introduce una nuova disciplina della professione di guida turistica.

Guida turistica, come cambia il lavoro

Il testo punta a contrastare l’abusivismo introducendo un ordinamento professionale univoco delle guide turistiche. L’albo regolamenta i principi fondamentali della professione e definisce uno standard omogeneo dei livelli della prestazione per tutto il territorio nazionale. Con l’introduzione dell’ordinamento professionale, le aspiranti guide dovranno sostenere un esame di abilitazione per l’esercizio della professione, indetto dal Ministero una volta all’anno e consistente in tre prove: una scritta, una orale e una tecnico-pratica.

Ogni guida è inserita all’interno di un elenco nazionale delle guide turistiche. L’iscrizione è obbligatoria e diventa una condizione necessaria per svolgere l’attività. Di conseguenza, l’Istat e l’Agenzia delle Entrate assegnano uno specifico codice Ateco per definire una specifica classificazione delle attività inerenti alla professione. Entra in vigore pure l’obbligo di aggiornamento professionale. Sono previste sanzioni in caso di esercizio abusivo della professione.

Una guida turistica su un bus privato
Da formazione a stop abusivi: le novità per le guide

L’introduzione dell’ordinamento professionale delle guide turistiche si inquadra all’interno del Piano strategico del turismo 2023-2027, proposto dal Ministro Daniela Santanché. Il Pst è un’analisi dettagliata del settore che punta a favorire l’incremento dell’occupazione e l’impatto sul Pil in termini strutturali.

I cinque pilastri strategici del Piano sono la governance, l’innovazione, la qualità e l’inclusione, la formazione e le carriere professionali turistiche, la sostenibilità. I tre player che contribuiranno alla sua attuazione sono le Regioni, il Tourism Digital Hub (la piattaforma web multicanale dedicata alla gestione integrata e unitaria di tutta l’offerta turistico-ricettiva italiana) e la comunicazione integrata di operatori turistici, imprese e stakeholders istituzionali.

Piano strategico del turismo 2023-2027: cosa prevede

Da Palazzo Chigi fanno sapere che presto sarà attivato anche un sistema di ascolto dei territori per raccogliere le progettualità che provengono dalle realtà locali. “Diamo vita a una vera e propria rivoluzione nel turismo – ha spiegato Santanché –, che finalmente potrà avere, per la prima volta nella storia della nazione, un piano frutto di una visione industriale che verrà attuato in stretto rapporto con le Regioni”.

Una rivoluzione – ha concluso Santanché – che passa anche per la riforma delle guide turistiche approvata nel Consiglio dei Ministri che, attesa da oltre dieci anni, è frutto di una concertazione proficua ed efficace con le parti interessate”. “Le guide turistiche – ha aggiunto su Twitteraspettavano da 10 anni la riforma che oggi siamo riusciti ad approvare in Consiglio dei Ministri. Una grande soddisfazione per una professione centrale per il settore, che merita di essere difesa dagli abusivi”.

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ultimo aggiornamento: 24-08-2023


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