Per far fronte agli aumenti e generare un risparmio per le aziende, il Consorzio Nazionale Imballaggi ha scelto di ridurre il contributo ambientale per 5 packaging: ecco quali.
Il contesto critico di aumenti generalizzati e costi di produzione alle stelle per tutte le aziende, ha spinto il CONAI a ridurre i CAC imballaggi, ovvero i contributi ambientali per cinque materiali di packaging su sette: acciaio, legno, plastica, plastica biodegradabile e compostabile e vetro. La decisione è stata presa dopo il parere positivo dei consorzi Ricrea, Rilegno, Corepla, Biorepack e Coreve.
Il contributo ambientale introdotto dal Consorzio Nazionale Imballaggi è la forma di finanziamento attraverso la quale il CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Questi vengono ripartiti in proporzione alla quantità, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immessi sul mercato.
CAC imballaggi: CONAI riduce il contributo
La finalità dei CAC è di incentivare l’utilizzo di imballaggi maggiormente riciclabili. Dal 1° luglio 2022, a fronte di nuove riduzioni rispetto alle tariffe in vigore dal 1° gennaio, il contributo è di 8 euro a tonnellata per l’acciaio, 7 euro per l’alluminio, 294 euro per la plastica biodegradabile e compostabile, 29 euro per il vetro, 9 euro per il legno, da 5 a 245 euro per la carta e da 60 a 560 euro per la plastica, a seconda della fascia di appartenenza.
Le nuove riduzioni saranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. Stando alle prime stime, porteranno in dote alle aziende risparmi per quasi 170 milioni di euro durante il prossimo anno. “Tutti i Consorzi di filiera che hanno la responsabilità sui materiali oggetto delle riduzioni – si legge in un comunicato congiunto di Ricrea, Rilegno, Corepla, Biorepack e Coreve – si trovano oggi nella condizione di poter attingere alle loro riserve economiche. Inoltre, i valori dei materiali riciclati sul mercato, pur presentando in alcuni casi una prima significativa flessione, si mantengono ancora alti, e continuano a generare effetti positivi per il sistema consortile, in particolare per acciaio, plastica e vetro. Una situazione che permette così a CONAI di approvare le nuove diminuzioni dei CAC per cinque materiali di imballaggio”.
“Pur in una congiuntura di mercato così delicata, un Consorzio di natura privata che persegue obiettivi pubblici – aggiunge Luca Ruini, il presidente del CONAI – riesce a ridurre i contributi ambientali per cinque materiali di imballaggio su sette. CONAI è garante del raggiungimento degli obiettivi di riciclo nazionali imposti dall’Europa, ed è un Consorzio sussidiario al mercato: interviene quando il mercato non ha interesse o non riesce ad avviare gli imballaggi a riciclo. Le variazioni dei contributi ambientali, quindi, sono fortemente influenzate dal mercato. Ma, quando il mercato lo consente, CONAI fa la sua parte insieme ai Consorzi di filiera per andare incontro alle aziende”.
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ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2022 10:12