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Naspi garantita anche con riclassificazione Ateco: lavoratori al sicuro

Operai di una fabbrica di pasta producono tagliatelle

Novità sulla Naspi: l’Inps chiarisce che la riclassificazione Ateco non compromette i diritti dei lavoratori beneficiari dell’indennità di disoccupazione.

L’Inps ha recentemente pubblicato un messaggio che chiarisce un’importante questione riguardante la Naspi, l’indennità di disoccupazione. Questo aggiornamento normativo ha dissipato i dubbi sui possibili effetti derivanti dalla riclassificazione dei codici Ateco, utilizzati per classificare le attività economiche delle imprese. Secondo il messaggio, i lavoratori non subiranno conseguenze negative sull’indennità percepita anche in caso di cambiamenti nei codici Ateco delle loro aziende. È una conferma significativa che tutela i diritti dei lavoratori nel contesto previdenziale italiano, garantendo stabilità e sicurezza.

Una fabbrica di combustibili fossili
Una fabbrica di combustibili fossili

La sicurezza della Naspi non è intaccata dai cambiamenti dei codici Ateco

Il messaggio Inps n. 2425 del 1° agosto ha fornito una chiarificazione essenziale per i lavoratori che temevano ripercussioni sull’indennità Naspi a causa di una riclassificazione del codice Ateco della loro azienda. L’Inps ha assicurato che la modifica del codice, anche se avviene d’ufficio per correggere un’errata classificazione contributiva, non comporta alcun effetto retroattivo sulle indennità già erogate. Questo significa che i lavoratori non sono responsabili per eventuali errori formali dell’azienda e che la normativa è progettata per tutelare chi ha presentato domanda in buona fede. È un passo importante verso la protezione dei diritti dei dipendenti.

Possibilità di nuova domanda e compensazioni senza oneri aggiuntivi

Il messaggio non solo rassicura sull’assenza di impatti retroattivi, ma specifica anche che i lavoratori possono presentare una nuova domanda di Naspi se i termini non sono ancora scaduti. L’Inps effettua una compensazione tra l’importo già percepito e quello corretto secondo il nuovo inquadramento. È fondamentale sottolineare che questa compensazione non può superare l’importo dovuto e non genera richieste di restituzione per il lavoratore. In caso di debiti residui, questi vengono annullati, garantendo che non ci siano oneri aggiuntivi per i dipendenti. Questa misura fornisce certezza e stabilità, anche in presenza di errori formali da parte dell’azienda.

Conseguenze per i datori di lavoro in caso di comportamenti elusivi

Se la riclassificazione Ateco è dovuta a comportamenti elusivi del datore di lavoro, come la falsificazione del tipo di attività per ridurre i contributi, l’azienda sarà obbligata a versare i contributi mancanti e potrà incorrere in sanzioni. Tuttavia, è cruciale notare che queste penalità non influiscono sul diritto alla Naspi dei dipendenti. Il messaggio Inps stabilisce chiaramente che, anche in questi casi, i lavoratori restano tutelati, consolidando un sistema che mira a proteggere i diritti dei dipendenti contro eventuali manovre scorrette da parte dei datori di lavoro.

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ultimo aggiornamento: 14 Agosto 2025 11:52

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