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Nuove tutele per i caregiver: più permessi e priorità allo smart working

Caregiver supporta una donna anziana nell’alzarsi dalla poltrona, con primo piano sulle mani che si stringono.

Le nuove disposizioni della Legge 104 per i caregiver familiari: cambiamenti significativi ma ancora limitazioni per il pieno supporto alle famiglie.

Le modifiche alla Legge 104, che entreranno in vigore nel 2026, introducono importanti novità per i caregiver familiari, offrendo dieci ore aggiuntive di permesso retribuito e un congedo fino a due anni. Queste misure mirano a migliorare la conciliazione tra impegni lavorativi e assistenza ai familiari con disabilità grave. Tuttavia, l’impatto economico di queste disposizioni resta una sfida significativa per le famiglie coinvolte, come evidenziato da vari esperti del settore. Nonostante i passi avanti, le critiche sottolineano la necessità di ulteriori interventi per garantire un supporto completo e adeguato.

Caregiver supporta una donna anziana nell’alzarsi dalla poltrona, con primo piano sulle mani che si stringono.
Donna anziana assistita dalla caregiver nel momento in cui si alza dalla poltrona, con attenzione al contatto delle mani. – leonardo.it

Permessi e congedi: un miglioramento necessario ma non sufficiente

Le nuove disposizioni della Legge 104 introducono 10 ore aggiuntive di permesso retribuito annuale, oltre a un congedo biennale senza stipendio, mantenendo il posto di lavoro. Inoltre, i caregiver avranno accesso prioritario allo smart working. Sebbene queste misure rappresentino un progresso, come afferma l’avvocato Alessia Maria Gatto, restano limitate in termini di sostegno economico. Secondo Gatto, “i caregiver sono costretti spesso a ridurre l’orario o rinunciare al lavoro, subendo penalizzazioni retributive e previdenziali”. Questo suggerisce che, nonostante i miglioramenti, i caregiver affrontano ancora sacrifici economici significativi.

Riforma dell’invalidità civile: un passo verso maggiore inclusione

Una delle innovazioni principali è la riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile, introdotta attraverso il d.lgs. 62/2024. Questo decreto unifica le valutazioni per invalidità civile, disabilità lavorativa e Legge 104/92, adottando un modello bio-psico-sociale. Tuttavia, l’avvocato Gatto mette in luce alcune criticità, come l’esclusione dei figli maggiorenni dal diritto ai permessi retribuiti per chi assiste minori con patologie oncologiche o invalidità ≥74%. Inoltre, il nuovo processo di valutazione, gestito dall’INPS, promette di ridurre i tempi d’attesa a 90 giorni, migliorando l’efficienza del sistema.

L’importanza di una cultura aziendale inclusiva

Nonostante le novità introdotte, come riportato da sanitainformazione.it, le famiglie e i caregiver richiedono maggiore flessibilità e un supporto economico più solido. La necessità di una cultura aziendale inclusiva è fondamentale per trasformare le misure formali in un supporto reale e tangibile. Gatto auspica che le tabelle sulle residue capacità lavorative, ancora basate su un modello medico tradizionale, vengano progressivamente superate entro novembre 2026. Tale evoluzione potrebbe facilitare l’integrazione lavorativa dei caregiver, riducendo il peso delle scelte economiche che spesso gravano sulle famiglie.

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ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2025 16:21

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