Le nuove misure del Bonus mamme 2025 e dell’esonero contributivo: opportunità per le madri lavoratrici in Italia.
Le politiche familiari in Italia per il 2025 si arricchiscono di due nuove misure significative: l’esonero contributivo per le madri con tre o più figli e il nuovo Bonus mamme per chi ha due figli. Queste iniziative mirano a fornire un sostegno economico cruciale alle donne che, oltre a lavorare, si fanno carico di importanti responsabilità familiari. L’obiettivo è doppio: incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e riconoscere il loro impegno. Queste misure emergono in un contesto demografico critico e sono state dettagliate recentemente da First Cisl.
Esonero contributivo per le madri di tre o più figli: incentivi e modalità di applicazione
L’esonero contributivo 2025 è dedicato alle lavoratrici dipendenti con contratto a tempo indeterminato che hanno almeno tre figli. Questo esonero si estende fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo e prevede l’esenzione dai contributi previdenziali IVS, ovvero invalidità , vecchiaia e superstiti. In pratica, le lavoratrici beneficeranno di un massimo di 3.000 euro annui, pari a 250 euro al mese, che resteranno nel loro netto mensile. L’applicazione dell’esonero non richiede una domanda individuale, poiché sarà il datore di lavoro a occuparsi di gestire la misura sulla base della documentazione fornita dalla lavoratrice, inclusi i codici fiscali dei figli.

Il Bonus mamme 2025: un sostegno economico per le madri di due figli
La Legge di Bilancio 2025 introduce il Bonus mamme per le lavoratrici con due figli, siano esse dipendenti o autonome. Il requisito principale per accedere a questo bonus è avere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui. L’agevolazione consiste in un contributo mensile di 40 euro, accumulando fino a 480 euro annui, che sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre. Per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, il beneficio è valido fino al decimo anno del secondo figlio, mentre per i contratti a tempo determinato si estende fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo. Importante è che questo bonus non risulta imponibile, non incide sull’ISEE e non ha conseguenze fiscali. Per richiederlo, le madri dovranno utilizzare il portale INPS con SPID, CIE, CNS o credenziali eIDAS.
Implicazioni economiche e sociali delle nuove misure per le madri lavoratrici
Le nuove misure previste dal governo italiano per il 2025 sono un passo significativo verso il rafforzamento delle politiche familiari. Rappresentano un sostegno concreto alle madri lavoratrici, riconoscendo il loro duplice ruolo di professioniste e genitori. Queste iniziative potrebbero avere un impatto positivo sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro, favorendo la crescita economica e la stabilità sociale in un contesto demografico che necessita di interventi mirati. L’esonero contributivo e il Bonus mamme non solo forniscono un beneficio economico diretto, ma promuovono anche una maggiore equità sociale. La loro implementazione corretta e la risposta positiva delle lavoratrici potrebbero aprire la strada a ulteriori sviluppi nelle politiche di sostegno alla famiglia in Italia.
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ultimo aggiornamento: 30 Ottobre 2025 15:15
 
      