Dengue, Zika, Chikungunya e West Nile: l’incremento dei casi di arbovirosi in Italia e le strategie per contrastare la diffusione.
La diffusione delle arbovirosi, malattie virali trasmesse da zanzare, sta diventando un fenomeno sempre più comune in Italia. Nel 2025, si è registrato un aumento significativo dei casi, con episodi di West Nile e Chikungunya segnalati a Trento, Veneto, Bresciano e Sondrio. Questa situazione è favorita dai cambiamenti climatici e dalla presenza massiccia di zanzare, un tempo considerate vettori di malattie ‘esotiche’. La sfida ora è gestire il rischio crescente attraverso strategie di prevenzione efficaci.

La diffusione delle arbovirosi in Italia
Secondo Francesco Pizzo, del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, i casi di arbovirosi in Italia non sono più rari come in passato. Anche se ancora considerati eventi infrequenti, la possibilità di una diffusione più ampia è concreta. Le arbovirosi, un tempo associate principalmente a contesti tropicali, stanno diventando una realtà anche nel nostro Paese. Questo cambiamento è attribuibile alle variazioni climatiche che hanno reso l’ambiente più favorevole alla proliferazione delle zanzare vettori di virus come Dengue, Zika, Chikungunya e West Nile.
Tipologie di zanzare e modalità di trasmissione dei virus
Le zanzare responsabili della trasmissione di queste malattie sono principalmente di due tipi: la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara comune (Culex pipiens). La zanzara tigre è vettore di malattie come Dengue, Zika e Chikungunya. Quando una zanzara tigre punge una persona infetta, può trasmettere il virus ad altri individui, ma questi non possono ulteriormente diffondere l’infezione. In caso di focolai, si interviene con disinfestazioni mirate. Al contrario, i virus come West Nile e Usutu, trasmessi dalla zanzara comune, non si diffondono dagli esseri umani alle zanzare, ma trovano il loro serbatoio principale negli uccelli.
Prevenzione e rischi associati al virus Zika
Le azioni preventive sono cruciali per contrastare la diffusione delle arbovirosi. Secondo Pizzo, la prevenzione deve essere attuata a più livelli. Tra i virus, lo Zika rappresenta una minaccia particolare, soprattutto per le donne incinta, poiché può causare gravi effetti neurologici sul feto. Le misure di prevenzione includono la riduzione dei siti di riproduzione delle zanzare, l’uso di repellenti e la sensibilizzazione della popolazione sui comportamenti a rischio. L’obiettivo è limitare l’impatto di queste malattie sulla salute pubblica, proteggendo in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione.
Riproduzione riservata © 2025 - LEO
ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2025 9:16