Nel 2025, l’aumento allarmante dei casi di morbillo negli Stati Uniti e in Europa sottolinea l’importanza cruciale del completamento del ciclo vaccinale per prevenire epidemie.
Il 2025 si sta rivelando un anno critico per la diffusione del morbillo, con un ritorno di casi che ricorda gli anni ’90. Negli Stati Uniti, i dati del CDC segnalano un incremento senza precedenti, con 1.288 casi confermati dall’inizio dell’anno. In Europa, la situazione risulta altrettanto preoccupante, con un aumento significativo dei contagi.
Questo risveglio della malattia è attribuito principalmente a una copertura vaccinale insufficiente, aggravata da movimenti anti-vaccinali e dichiarazioni politiche contrarie. La necessità di completare il ciclo vaccinale è più rilevante che mai per arginare questa pericolosa tendenza.

La situazione negli Stati Uniti: numeri e focolai preoccupanti
Negli Stati Uniti, il 2025 ha visto un ritorno del morbillo a livelli preoccupanti, mai così alti dal 1992. I dati del CDC indicano che sono stati registrati 1.288 casi dall’inizio dell’anno, con 162 ricoveri ospedalieri e 3 decessi. Una concentrazione significativa di questi casi, circa un terzo, si trova in una singola contea del Texas, suggerendo la presenza di focolai potenzialmente fuori controllo. Questo aumento è stato associato a una copertura vaccinale insufficiente, influenzata da movimenti anti-vaccino e affermazioni politiche che hanno seminato dubbi sull’efficacia delle immunizzazioni.
L’espansione del morbillo in Europa e in Italia
Anche l’Europa sta fronteggiando una crisi sanitaria legata al morbillo. Secondo un’analisi congiunta di OMS e UNICEF, nel 2024 i casi sono stati oltre 127.000, raddoppiando rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta il numero più alto dal 1997. In Italia, il trend è simile, con un aumento dei casi da 37 a 65 tra aprile e maggio, e un totale di 334 casi dall’inizio dell’anno. La maggior parte dei contagi riguarda pazienti non vaccinati, con i bambini sotto i cinque anni particolarmente a rischio di complicanze. Questo scenario evidenzia l’importanza di una copertura vaccinale uniforme per prevenire epidemie future.
L’importanza cruciale della vaccinazione e delle differenze regionali
In Italia, la copertura vaccinale per il morbillo tra i bambini nati nel 2021 è del 94,64%, leggermente al di sotto della soglia di sicurezza del 95% raccomandata dall’OMS. Tuttavia, esistono significative disparità regionali: la Toscana raggiunge il 97,33%, mentre la Provincia autonoma di Bolzano si attesta all’83,81%. Queste differenze, insieme alla mancata somministrazione dei richiami a diverse fasce d’età , contribuiscono alla riemersione di focolai. Studi internazionali, come quello del Burnet Institute, dimostrano l’efficacia delle campagne vaccinali nel prevenire decessi e ridurre i costi sanitari, evidenziando il ruolo fondamentale della vaccinazione nella tutela della salute pubblica.
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ultimo aggiornamento: 16 Luglio 2025 11:17