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E-commerce B2B nel mondo: le statistiche evidenziano una netta crescita

Andamento in crescita dell’e-commerce

Il commercio elettronico continua a crescere, le statistiche che lo confermano sono svariate e, al di là di esse, è evidente il fatto che oggi questo canale di vendita sia ormai valorizzato praticamente in tutti i settori.

Quel che non tutti sanno è che a crescere in maniera esponenziale è anche l’e-commerce di tipo B2B.

A confermarlo è uno studio autorevole condotto da un’azienda di grande blasone quale la statunitense Adobe, chiamato appunto “Report su dati e tendenze del 2024 nell’e-commerce B2B”.

Prima di scoprire le statistiche emerse, tuttavia, poniamoci una domanda fondamentale: cosa si intende per e-commerce B2B?

E-commerce B2B: scopriamo cos’è

B2B è acronimo di “Business to Business”, che in lingua inglese significa, letteralmente, “da azienda a azienda”; l’e-commerce B2B, dunque, è quello rivolto esclusivamente alle imprese, senza coinvolgere i consumatori.

Gli esempi di importanti realtà del settore sono ormai diversi: a livello nazionale è possibile citare Tenaxia, ovvero un vero e proprio ingrosso abbigliamento firmato online che diverse boutique considerano un autentico punto di riferimento.

Come si può leggere nel relativo sito web ufficiale, Tenaxia garantisce alle imprese clienti la certezza di acquistare capi originali, fornendo in tutti i casi la relativa fattura d’acquisto che ne attesta la provenienza.

Inoltre, consapevole del fatto che le aziende che operano al dettaglio tramite dei punti vendita hanno la necessità di proporre ai propri clienti dei capi esclusivi, non acquistabili in rete, Tenaxia adotta una politica particolarmente scrupolosa.

I capi disponibili in questo e-commerce, infatti, non sono acquistabili dai consumatori, ma solo da aziende, le quali devono registrarsi al sito web specificando la propria partita IVA e il proprio codice ATECO, che deve ovviamente essere coerente con questo tipo di attività.

Aspetti apparentemente secondari, questi, ma che in realtà gli imprenditori del settore sanno bene essere potenzialmente decisivi, dato che anche il mondo Fashion deve oggi fare i conti con la concorrenza che “viaggia” in rete.

Etichettatura pacchi per e-commerce
Dettaglio etichetta su pacco – leonardo.it

I dati dell’e-commerce B2B a livello mondiale

Come si accennava, il commercio elettronico di tipo B2B sta crescendo in maniera importante e le prospettive di crescita per il prossimo futuro sono assai floride, come confermato dallo studio targato Adobe.

In realtà, già oggi il business dell’e-commerce B2B è colossale e supera abbondantemente, a livello mondiale, gli 8.000 miliardi di dollari statunitensi; il principale mercato è quello asiatico, con un valore complessivo di 2.873 miliardi di dollari, seguono quello nordamericano e quello europeo, rispettivamente con 2.694 e 2.319 miliari di dollari.

Secondo le previsioni tra appena due anni, dunque nel 2027, il valore del settore dovrebbe toccare quota 9.600 miliardi di dollari; mantenendo la medesima “gerarchia” per quel che riguarda i mercati principali.

In questo lasso temporale, rileva Adobe, non si registreranno dei trend negativi in nessuna delle macroaree mondiali, la crescita riguarderà dunque l’intero pianeta, se pur con ritmi leggermente diversi.

Nel Vecchio Continente, ad esempio, il mondo dell’e-commerce B2B dovrebbe svilupparsi con un CAGR, ovvero un tasso di crescita annuo, del 4,2%; particolarmente interessante è inoltre lo sviluppo del mercato africano, che sebbene oggi abbia una valenza relativamente limitata, con un valore complessivo di 230 miliardi di dollari, si contraddistinguerà per il tasso di crescita annuo più elevato in assoluto, stimato nell’8,2%.

I canali di vendita più utilizzati nell’e-commerce B2B

Il report di Adobe svela anche alcune “chicche” relative ai canali più utilizzati dalle aziende che si occupano di e-commerce B2B, e al primo posto vi è il sito web di proprietà, adoperato ben dall’82% delle aziende considerate dal campione; un dato, questo, che non stupisce.

Le sorprese, tuttavia, non mancano: il 25% delle imprese, infatti, ha dichiarato di utilizzare i marketplace, ovvero i classici portali che fungono da tramite tra aziende e clienti (come Amazon, per intenderci), mentre il 7% ricorre al Social Commerce, ovvero l’e-commerce che si concretizza interamente negli spazi dei social network.

Una nuova frontiera delle vendite online, questa, che potrebbe svilupparsi in maniera importante negli anni a venire.

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ultimo aggiornamento: 26 Agosto 2025 11:27

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