Il recente decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre 2025, introduce una vera rivoluzione nel sistema assicurativo, rispondendo a una necessità manifestata da tempo nel settore dei veicoli d’epoca e collezionistici.
Il decreto legislativo varato dal CdM stabilisce che le auto e le moto storiche, caratterizzate da un basso tasso di sinistrosità e spesso custodite in spazi museali o collezioni private, potranno essere assicurate con schemi alternativi alle tradizionali polizze annuali. Questo riconoscimento del cosiddetto “rischio statico” tiene conto della loro scarsa utilizzazione su strada e della conseguente riduzione del rischio.
Pur non venendo meno l’obbligo di assicurazione, previsto dalla direttiva europea 2021/2118, sarà consentito stipulare polizze di durata inferiore all’anno, adattate alle reali esigenze di utilizzo dei veicoli storici. Tale flessibilità normativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore sostenibilità economica per i possessori di tali mezzi, che in Italia sono quasi 310 mila, di cui oltre 219 mila automobili e circa 90 mila motociclette.
Esenzioni e specificità per veicoli non idonei all’uso
Il decreto introduce anche un’importante distinzione riguardo ai veicoli non idonei all’uso. Questi ultimi, come quelli in stato di rottame o privi di motore, saranno esentati dall’obbligo di assicurazione. La deroga non si applicherà, invece, nel caso in cui il veicolo presenti parti facilmente reinseribili – come ruote, batteria o sterzo – o guasti riparabili, ad esempio motore guasto o veicolo in panne. In tali situazioni, l’obbligo assicurativo rimane attivo.
Questa modifica rappresenta un netto passo indietro rispetto al decreto legislativo n. 184/2023, che aveva esteso l’obbligo anche ai veicoli fermi in aree private, creando un contesto di incertezza e criticità per i proprietari di veicoli non circolanti.

Il provvedimento si spinge oltre, prevedendo la possibilità di stipulare polizze di durata inferiore all’anno anche per i mezzi a uso stagionale, come i motoscafi, ampiamente utilizzati durante la stagione estiva. Questo consente una maggiore adattabilità delle coperture assicurative ai reali periodi di utilizzo, riducendo costi e inefficienze.
Per quanto riguarda i veicoli da competizione sportiva, il decreto apre all’impiego di formule assicurative alternative alla tradizionale RC Auto, come coperture generali per la responsabilità civile, più adeguate alle specificità e ai rischi delle attività sportive motoristiche.
Un’ulteriore novità riguarda il ruolo dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che torna a occuparsi della gestione e alimentazione della banca dati elettronica sugli attestati di rischio. L’istituto potrà inoltre fornire indicazioni integrative rispetto al modello europeo, al fine di garantire maggiore trasparenza e correttezza nella gestione dei dati assicurativi.