L’angioma rubino è una delle forme di angioma più comuni in assoluto.

Non sono particolarmente frequenti nei giovanissimi, si stima che quasi il 70% degli over 75 abbia uno o più angiomi rubino; esiste quindi una forte correlazione con l’invecchiamento, tant’è che tale formazione è nota anche come angioma senile. Più raramente viene denominato come angioma di Campbell de Morgan.

Gli angiomi rubino sono di norma piuttosto piccoli (dai 3 a i 5 mm circa; decisamente più rare, seppur possibili, dimensioni maggiori).

Come facilmente si può intuire dalla denominazione più comune, questa forma di angioma si presenta come una macchia o una papula di colore rosso (il termine rubino deriva dal latino medievale rubinus a sua volta derivato da ruber, rosso).

Esistono svariate ipotesi sulle cause che portano alla formazione degli angiomi rubini, ma, al momento attuale, non c’è una chiarezza assoluta a tale proposito; quello su cui si è concordi è che l’invecchiamento sembra avere un ruolo importante sulla loro manifestazione; altre condizioni che sembrano implicate sono la gravidanza, un’esposizione prolungata ai raggi solari, alcune mutazioni genetiche, l’assunzione di determinati farmaci ecc.

angioma stellato viso donna prima dopo

L’angioma rubino è pericoloso?

Gli angiomi rubini sono manifestazioni cutanee del tutto benigne che non devono destare alcuna preoccupazione sotto l’aspetto sanitario, per di più sono del tutto asintomatiche (per esempio, a differenza di altre problematiche cutanee non danno prurito). In casi piuttosto rari potrebbe dare origine a piccoli sanguinamenti.  

Per quanto non rappresentino assolutamente un pericolo per la salute, a seconda della loro localizzazione, queste lesioni possono essere percepite come un fastidioso inestetismo e, conseguentemente, possono rivelarsi come motivo di un certo disagio. Fortunatamente, come vedremo, l’angioma rubino è una lesione che, se ritenuta “ingombrante” da un punto di vista estetico può essere facilmente rimossa in modo non invasivo o comunque non invasivo. Alcuni potrebbero inoltre decidere di rimuoverlo nei rari casi in cui dia, come detto, origine a piccoli, ma fastidiosi sanguinamenti.

Localizzazione dell’angioma rubino

Gli angiomi rubino possono manifestarsi in varie parti del corpo: torace e ascelle, addome, dorso, glutei, cosce, braccia, avambracci, testa e collo, gambe e mani; molto rare sono le formazioni sui piedi.

Come si trattano gli angiomi rubini

Gli angiomi rubino possono essere eliminati attraverso varie metodiche: elettrobisturi, chirurgia tradizionale oppure tecniche laser.

Una delle tecniche più interessanti per la rimozione di un angioma rubino è la luce pulsata, una metodica che in dermatologia è impiegata per trattare varie tipologie di inestetismi cutanei e varie problematiche a carico della pelle come per esempio couperose, rosacea, rughe sottili, teleangectasie del viso, capillari sottili. È poi particolarmente indicata per l’epilazione progressiva permanente. È un trattamento indolore anche se in alcuni casi il paziente può avvertire una sensazione di calore e un lievissimo pizzicore.

Altre metodiche interessanti per la rimozione di un angioma rubino sono la criochirurgia dermatologica (basata sull’utilizzo di azoto liquido), usata per trattare problematiche di vario tipo fra cui condilomi, verruche, couperose, lentiggine, cheratosi, fibromi penduli ecc.

Altra modalità di intervento è l’elettrocauterizzazione (o elettrocoagulazione), tecnica basata sull’applicazione di una corrente elettrica. È indicata nel caso di irsutismo, angiomi, cicatrici ipertrofiche, cicatrici cheloidee, verruche ecc.

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ultimo aggiornamento: 30-01-2023


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